“L’Italia si cura con il lavoro”: sarà un primo maggio amaro, ma comunque di speranza

Festa dei lavoratori: parlano i segretari di Cgil, Cisl e Uil di Oristano

Slogan del 1° maggio 2021

Venerdì, 30 aprile 2021

“L’Italia si cura con il lavoro”: è questo lo slogan a livello nazionale scelto da Cgil Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori di questo 2021, per ribadire che la ripartenza in sicurezza per il Paese è possibile ma anche necessaria. Uno slogan ampiamente condiviso anche dai segretari di Cgil, Cisl e Uil di Oristano per un primo maggio, anche quest’anno, diverso dal solito a causa della pandemia, forse “più amaro” come dichiarano loro stessi, ma comunque di speranza.

 Il valore della centralità del lavoro, la ripartenza in sicurezza sia sul piano sanitario ma anche socio – economico della Sardegna, e nello specifico dell’Oristanese, è un punto cardine del pensiero condiviso dalle tre sigle dei sindacati.

“Non ci sarà nessuna manifestazione in piazza o iniziativa in streaming”, dichiara Andrea Sanna, segretario provinciale della Cigl Oristano, “questa pandemia ci impedisce di organizzare qualsiasi eventi, almeno per ora. Sulla pagina Facebook, Scuola del Popolo Oristano stiamo comunque dedicando una serie di estratti, episodi storici e documenti nella rubrica “aspettando il 1° maggio” “.

Andrea Sanna Cgil Oristano

“A tutti i lavoratori e cittadini”, conclude Sanna, “va il nostro augurio affinché si arrivi, con la somministrazione dei vaccini, ad uscire definitivamente da questa pandemia, per una ripartenza vera dove il mondo del lavoro, con particolare attenzione ai giovani e alle donne, ritorni ad essere al centro dell’attenzione”.

Un augurio di speranza al quale si unisce anche Alessandro Perdisci, segretario provinciale della Cisl Oristano. “Non abbiamo avuto modo di organizzare iniziative in streaming o simili né tantomeno quelle in piazza: la situazione attuale è troppo incerta e la sicurezza viene prima di tutto.

“Sarà una festa del lavoro un po’ amara, è vero”, prosegue Perdisci, “a causa di questa terribile combinazione tra pandemia e situazione socio-economica della provincia. Il perdurare delle chiusure ha indubbiamente creato gravi problemi al settore lavorativo: basti pensare che solo nell’Oristanese c’è stata una riduzione del 20% di assunzioni rispetto al 2019”.

Alessandro Perdisci Cisl Oristano

“Abbiamo comunque fiducia in queste nuove misure, nel piano del Recovery Fund”, conclude il segretario provinciale della Cisl Oristano, “speriamo ci siano davvero nuove possibilità di dare lavoro ai giovani, loro che purtroppo dovranno farsi carico del debito che si è creato ora, e che quindi vengano messi nelle condizioni di saldarlo. Ci uniamo allo slogan scelto per questo 1° maggio dai sindacati nazionali perché è vero: l’Italia si cura con il lavoro”.

“Speranza sì ma resta ancora la paura che, per ora, ci siano solo parole e promesse e pochi fatti”. Così dichiara Franco Mattana, segretario provinciale di Uil Oristano.

Franco Mattana Uil Oristano

“A livello nazionale”, spiega Mattana, “ci stiamo muovendo sulla campagna “Zero morti sul posto di lavoro”. Crediamo fortemente in questo ma allo stesso tempo siamo molto preoccupati per quando si arriverà alla cessazione del divieto di licenziamento. Vogliamo vedere più fatti, a sostegno dei lavoratori. Condividiamo, ad oggi, il segno di protesta mandato avanti da questo settore messo a dura prova dalla pandemia e dalle chiusure. Confidiamo in una ripartenza sicura ma incentrata sul lavoro”.

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