La minoranza insiste: “Perché non è stato ancora riattivato il dormitorio?”

La risposta dell'assessora Murru: "Presto le casette prefabbricate"

Efisio Sanna e Francesco Federico, in una foto d’archivio

Venerdì, 16 aprile 2021

La riattivazione del dormitorio pubblico di Oristano torna d’attualità in Consiglio comunale. Ieri sera il consigliere indipendente Francesco Federico ha presentato un’interpellanza sostenuta anche dai colleghi della minoranza Maria Obinu ed Efisio Sanna (Pd), Andrea Riccio (Progres), Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura), Patrizia Cadau (M5S) e Anna Maria Uras (Coraggio e libertà – Insieme).

“Nel 2020 minoranza presentammo una mozione per evidenziare le problematiche del dormitorio pubblico”, ha detto Federico durante la seduta di Consiglio. “Di fatto da più di un anno la città è priva del dormitorio, una struttura che offriva riparo alle persone che si trovavano in difficoltà temporanea e non avevano un tetto per la notte. La mozione venne votata all’unanimità dal Consiglio, ma oggi ancora non si è dato corso a quanto licenziato dall’assemblea cittadina”.

“Negli ultimi mesi”, ha insistito il consigliere comunale di minoranza, “non sono stati fatti passi concreti. Non lo sono le casette prefabbricate o la scuola elementare di Donigala, che comunque necessita di lavori di ristrutturazione”.

All’interpellanza ha risposto l’assessora ai Servizi sociali, Carmen Murru. “Dovremmo riuscire a riavere al più presto il dormitorio a Oristano. Il servizio verrà temporaneamente riattivato nelle casette per l’emergenza abitativa. Pensiamo sia fattibile gestire le strutture prefabbricate com’era gestito in passato il dormitorio. A marzo è scaduta la gara per la fornitura delle casette. La ditta vincitrice ha 50 giorni di tempo per consegnare i prefabbricati al Comune. Intanto abbiamo già avviato le richieste per gli allacci di luce e acqua ed è stata individuata la ditta che si occuperà dei lavori di urbanizzazione”.

L’assessora si è poi soffermata anche sull’opzione Donigala. “L’altra soluzione, a lungo termine”, ha proseguito Murru, “è quella di ristrutturare la scuola elementare di Donigala e di adibirla a dormitorio sia maschile che femminile. Questa struttura avrebbe anche un centro d’ascolto e uno spazio per le colazioni. La frazione è ben collegata con la città grazie ai mezzi pubblici”.

“La risposta dell’assessora Murru”, ha ribattuto Efisio Sanna, “ci soddisfa molto poco. È trascorso un anno da quando abbiamo posto il problema in quest’aula. Un anno è troppo per arrivare poi all’idea di Donigala, una soluzione che poteva essere trovata in sette minuti. Mi rendo conto che non è facile amministrare e trovare soluzioni adeguate, ma questo – è ormai chiaro – è un tema che non fa parte dell’agenda politica dell’attuale amministrazione”.

Carmen Murru

“L’interpellanza presentata dai consiglieri di minoranza”, ha poi aggiunto in una nota Efisio Sanna, “ci ha dato modo di parlare nuovamente della mancata riapertura del dormitorio pubblico, un importante servizio che ha preso il via nel lontano 2015 e che ha ben assolto alle funzioni e alla missione individuate fin dalla sua attivazione. Quando parliamo di dormitorio stiamo affrontando un tema  molto più vasto, multiforme e quindi importantissimo”. 

“Il tema non riguarda solamente l’assenza di una dimora o di un tetto”, ha evidenziato ancora il rappresentante del Pd, “ma investe diverse problematiche, quali le povertà estreme, l’emarginazione adulta, la forte vulnerabilità dei soggetti a rischio di esclusione sociale. Sempre più persone nella nostra città e nel nostro territorio sono drammaticamente attraversate da disagi di varia natura, eppure la Giunta comunale, al netto dei soliti proclami e promesse, in un anno di tempo non è stata capace di trovare una adeguata soluzione”.

“Da ciò scaturisce la nostra profonda delusione, perché”, sottolinea la nota, “malgrado la mozione votata all’unanimità dal Consiglio comunale a luglio 2020 impegnasse sindaco e assessori ad affrontare e risolvere il problema, si è ben compreso che la riapertura del dormitorio non è tra le priorità di questa amministrazione. Inoltre, non si è dato corso alla precisa indicazione che suggeriva la pubblicazione di un avviso pubblico di manifestazione di interesse finalizzata alla ricerca in locazione di immobili da adibire a dormitorio. Una procedura di evidenza pubblica per un’indagine di mercato semplice, davvero molto semplice”.

“Non basta ‘sistemare altrove i soggetti’ come ci siamo sentiti dire in alcune circostanze. Non si capisce o non si vuol capire”, ha fatto presente Efisio Sanna, “che il dormitorio rappresenta, oltre che un tetto sulla testa, un tentativo di supporto e aiuto sotto il profilo relazionale, affettivo ed emotivo”.  

“Chi ha gestito il dormitorio e chi gestisce strutture simili”, ha scritto il consigliere comunale di minoranza, “conosce bene queste tematiche. Avere spazi idonei alle esigenze, così come l’insostituibile contributo delle associazioni di volontariato impegnate nella gestione del dormitorio, sono fattori fondamentali, poiché consentono di leggere meglio e con maggiore flessibilità e professionalità i bisogni, perché comunque l’ospitalità temporanea nel dormitorio ha creato e deve continuare a creare percorsi di protezione e inclusione”.

“Ecco perché”, ha concluso Efisio Sanna, “il dormitorio deve riaprire subito e con una adeguata logistica. Perché lo ripeto, non avere un tetto non è solo una perdita di possesso, ma una perdita di opportunità e dignità, tutte cose che ti escludono dalla vita”.

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