
Venerdì, 26 aprile 2024
Crazy for Football, la Nazionale di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale, per la prima volta in Sardegna. Stamane, al palasport San Nicola di Oristano, si sono svolte le selezioni regionali in vista degli Europei in programma a settembre.
Sono scesi in campo una trentina di ragazzi arrivati da tutta l’isola con il sogno di vestire la maglia azzurra. Di pomeriggio, poi, l’ideatore del progetto, il medico psichiatra Santo Rullo, e il commissario tecnico Enrico Zanchini hanno consegnato le maglia dell’Italia a tre simboli della selezione Crazy for Football, l’oristanese Christian Maoddi, Silvio Tolu di Arborea e Sergio Medda di Riola Sardo, tutti campioni del mondo in carica e protagonisti pure con i Fenicotteri di Oristano, la squadra di calcio a 7 impegnata nei campionati della Divisione di calcio paralimpico e sperimentale della Figc e gemellata con il Cagliari Calcio. Maoddi e Tolu giocano ancora in rossoblù, Medda, invece, si è ritirato lo scorso anno.

La cerimonia si è svolta nell’aula consiliare, a Palazzo degli Scolopi, alla presenza dell’assessore allo Sport del Comune di Oristano Antonio Franceschi e dell’educatrice professionale del Centro di salute mentale di Oristano Francesca Cappai.
“A Oristano abbiamo trovato un clima emotivo straordinariamente bello. Tutti i calciatori che hanno partecipato alla selezione erano molto emozionati. Per noi la Sardegna è fondamentale”, ha detto lo psichiatra Santo Rullo, “questa è la regione che finora ha dato alla Nazionale il maggior numero di calciatori. Per noi l’isola è sempre un bacino calcistico e di buone prassi di integrazione dell’attività psicosociale all’interno dei programmi di salute mentale. In vista degli Europei abbiamo intenzione di rinnovare la squadra. Sarà però molto difficile che Christian Maoddi venga escluso dalla competizione, nonostante abbia 47 anni”.
La Dream Euro Cup, il campionato europeo, si svolgerà a Roma dal 23 al 30 settembre, durante la Settimana europea dello sport. A organizzare la manifestazione continentale è l’associazione no profit Ecos, con il contributo della Commissione europea nell’ambito del programma Erasmus+ Sport e con il patrocinio della Figc.

“L’idea di Crazy for Football”, ha aggiunto Rullo, “è quella di diffondere la cultura della lotta allo stigma della malattia mentale e del disagio psicologico. Aiutiamo questi ragazzi a fare sport e a non vergognarsi. Noi psichiatri dovremmo prescrivere sport ogni volta che prescriviamo uno psicofarmaco. Con la Nazionale cerchiamo di invogliare i Servizi di salute mentale a integrare le attività più classicamente cliniche, quella farmacologica e quella psicologica, con le attività psicosociali. Penso non soltanto al calcio, ma a tutti gli sport in generale e pure ad altre attività sociali, un domani anche all’inserimento lavorativo”.
Sul progetto Crazy for Football, nel 2016, è stato realizzato un film documentario diretto da Volfango De Biasi, vincitore di un David di Donatello. Nel 2021, poi, è andato in onda su Rai 1 il film Crazy for Football – Matti per il calcio, sempre di De Biasi. Nel cast ci sono, tra gli altri, Sergio Castellitto Max Tortora e Massimo Ghini. E presto uscirà un altro documentario, stavolta sul viaggio della Nazionale del Senegal, che due anni fa fu ospite in Italia proprio degli azzurri di Crazy for Football.
