Poco movimento, cresce il diabete: a Oristano un progetto a scuola per promuovere la salute

Promosso dal Comune che punta a coinvolgere 2000 studenti

Immagine d’archivio

Lunedì, 16 ottobre 2023

La Giunta Sanna, su proposta dell’Assessore ai servizi sociali Carmen Murru, ha approvato il progetto scolastico di inclusione sociale “A scuola, la palestra della salute”.

“Il progetto ha come obiettivo la promozione della pratica corretta e costante dell’esercizio fisico e la riscoperta dell’attività motoria, al fine di evitare possibili patologie che compromettono l’equilibrio tra corpo e mente”, spiega il sindaco Massimiliano Sanna. “Le attività si concentreranno nelle scuole primarie e secondarie. Si spiegheranno le basi di una vita sana, con incentivi all’attività fisica e contrasto ai disturbi alimentari e a condotte non inclusive e sregolate”.

“Il progetto prende spunto da un’indagine condotta nel territorio regionale dalla quale è emerso che buona parte della popolazione si classifica come sedentaria, in quanto non svolge un’attività fisica leggera per almeno 4-5 giorni a settimana”, sottolinea l’assessora ai Servizi sociali, Carmen Murru. “Secondo lo studio, i bambini sardi presentano un livello di attività fisica sensibilmente più basso rispetto alla media italiana ed europea, il numero delle persone in sovrappeso ed obese cresce costantemente. Una percentuale elevata della popolazione sarda risulta diabetica, rispetto alla media nazionale”.

Gli interventi si rivolgono a giovani e adolescenti di età scolare obbligatoria, residenti o domiciliati a Oristano, in condizioni di difficoltà, quali: disagio psicologico ed evolutivo (relazioni familiari problematiche, eventi di vita stressanti, disturbi alimentari, devianza e coinvolgimento in gruppi a rischio); isolamento sociale (scarsa capacità di adattamento, presenza di problemi psicologici e comportamentali, ritirati sociali, vittime di bullismo o cyberbullismo); abbandono scolastico; abuso o dipendenza da alcool, droghe, gioco; problemi con la giustizia (comportamenti antisociali, delinquenziali, distruttivi, coinvolgimento in risse o detenzione illegale di stupefacenti).

Il compito di realizzare le attività è affidato a docenti scolastici di tutti gli Istituti comprensivi di Oristano che aderiscono a Special Olympics e professionisti specialisti in discipline quali scienze motorie, medicina, nutrizione e associazionismo sportivo e del volontariato.

“Puntiamo a un forte coinvolgimento della scuola che ha un importante ruolo educativo e formativo insieme alla famiglia e al contesto sociale che potrebbe risultare molto incisivo sui comportamenti dei giovani studenti”, aggiunge l’assessora Murru. “Per raggiungere il miglior risultato possibile pensiamo di coinvolgere circa 2.000 studenti. Con questo progetto Comune e gli istituti comprensivi di Oristano, in sinergia con le associazioni, lavoreranno per rafforzare le azioni educative sui corretti stile di vita, per limitare o eliminare le azioni di bullismo e potenziare l’educazione ai comportamenti educativi e inclusivi”.

“Durante l’anno scolastico i docenti coinvolti nel progetto integreranno nelle loro lezioni didattiche ed educative le informazioni sui corretti stili di vita e tipologie di attività motorie e alimentari”, precisa il sindaco Sanna. “Un comitato scientifico organizzerà attività sui corretti stili di vita, attività motorie-sportive e inclusive e lezioni sulla corretta alimentazione. Dopo il consulto del medico e in particolare dal nutrizionista, verranno organizzati assaggi di alimenti tipici della dieta mediterranea per consentire agli studenti di assaporare gli alimenti con una limitata lavorazione industriale, per educarli al gusto di prodotti alimentari sani ed evitare il frequente consumo di alimenti e bevande ad alto contenuto di zuccheri, grassi e conservanti, e in generale per evitare tipologie e quantità di alimenti considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non salutari, se consumati in eccesso rispetto al fabbisogno giornaliero”.

1 commento

  1. Mia figlia ha fatto 5 anni di Liceo artistico ed alle lezioni di motoria si presentavano solo in due o tre vestiti per fare attività fisica, mentre il resto andava vestito come sempre, e di conseguenza non faceva nulla. La cosa triste è che per cinque anni tutti sono stati oltre la sufficienza pur facendo praticamente nulla, quindi complimenti anche ai docenti. Devo anche dire che qualche docente che si è permesso di giudicare insufficiente qualche alunno è stato pure ripreso. Ben venga l’educazione al movimento ma bisognerebbe anche educare certi genitori che spalleggiano figli pigri

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