Giovanni vuole andare in ludoteca a giocare con gli altri bambini, ma lui non può

Il caso a Oristano: il piccolo ha alcuni problemi e dovrebbe disporre di un assistente di sostegno, ma la famiglia non lo può pagare

Mercoledì, 7 giugno 2023

Giovanni (nome di fantasia) è un bambino di 7 anni di Oristano che ha una disabilità neurologica causata da un ittero trascurato dopo la sua nascita. Una condizione che però non gli impedisce di frequentare le elementari con buoni risultati e perfino di praticare il karatè, di cui è già un piccolo campione.

Ma a giocare in ludoteca Giovanni no, non può essere ammesso.

E’ quanto ha fatto sapere l’ufficio dei Servizi sociali del comune alla mamma Laura che a Silì, dove risiede, deve accudire anche Federico (anche questo è un nome di fantasia) , il fratellino gemello di Giovanni, disabile pure lui e in maniera più grave.

Secondo quanto comunicato in una email dalla assistente sociale del Comune, la possibilità che Giovanni venga iscritto alla ludoteca è legato alla presenza insieme a lui di un educatore, rigorosamente pagato dalla famiglia. Un impegno impossibile per i genitori del bimbo, che già devono affrontare spese di alcune centinaia di euro tutti i mesi per garantire ai due bambini l’assistenza di cui hanno bisogno e che solo in minima parte viene assicurata dalle strutture sanitarie pubbliche.

“Ho dovuto lasciare il lavoro dopo la loro nascita – spiega la mamma Laura – e in famiglia ora c’è solo uno stipendio, non è possibile per noi affrontare anche questa spesa. Tanto più che il comune, ha tagliato il rimborso che ci assicurava con la legge 162, da 150 a 50 euro. E questo per effetto della certificazione della pediatra che documenta un miglioramento delle condizioni del bambino. Condizioni che paradossalmente sono migliorate per il calcolo del rimborso della legge 162 ma non per consentire al bambino di essere ammesso senza un operatore di sostegno in ludoteca”.

Un servizio che sarebbe di grande utilità innanzitutto per la crescita e l’integrazione di Giovanni, ma anche per la mamma, che potrebbe così dedicarsi con maggiore serenità anche all’altro bambino disabile.

Alla base delle difficoltà di Laura e del suo bambino, la decisione della amministrazione comunale di non garantire il personale di sostegno da dedicare ai bambini disabili iscritti alla ludoteca. Personale che sembrerebbe non essere stato previsto a carico della cooperativa che si è aggiudicata il servizio di gestione delle ludoteche cittadine.

Una grave disattenzione verso i piccoli cittadini più deboli e le loro famiglie, che gli 8 consiglieri di opposizione hanno segnalato nei giorni scorsi in una interpellanza rivolta al sindaco. Nel documento si lamenta come la richiesta di un educatore incaricato dalle famiglie di affiancare i bimbi disabili iscritti alle ludoteche contrasta non solo con il regolamento che disciplina i centri di aggregazione cittadini ma anche con le norme che vietano ogni discriminazione nei confronti dei cittadini più fragili.
Si spera ora in una decisione di civiltà oltre che di buon senso che metta rimedio a questa inaccettabile dimenticanza.

1 commento

  1. Di mancanze ce ne sono tantissime. Hanno tolto i ragazzi, sempre frequentato da tantissime persone; per gli adulti era un importante luogo di ritrovo, con i laboratori e tutte le altre attività proposte. L’Estiamo insieme che dava a tutti la possibilità di giocare e divertirsi all’aria aperta, le esperienze vissute fuori di casa con i ragazzi. Peccato, veramente peccato aver distrutto un servizio così importante per tutta la città. E forse i tanti Giovanni allora potevano giocare liberamente.

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