martedì, 18 Marzo, 2025

Lo sport è strumento di inclusione. L’Atletico Aipd di Oristano testimone in Basilicata

Coach Mauro Dessì e Lorenzo Puliga hanno partecipato all'incontro “La forza dello sport: testimonianze di coraggio”

Sabato, 14 maggio 2022

Mauro Dessì e Lorenzo Puliga, coach e cestista campioni d’Italia con l’Atletico Aipd di Oristano, la formazione di pallacanestro dell’Associazione Italiana Persone Down, sono volati in Basilicata: parteciperanno al secondo appuntamento del progetto “Sport – Salute, Percorsi, Opportunità, Resilienza, Territorio” realizzato dall’associazione studentesca YoUni.

Uan iniziativa resa possibile grazie ai fondi che l’Università della Basilicata destina alle iniziative e attività culturali degli studenti, e che rientra nell’ambito delle celebrazioni del quarantennale di Ateneo. Il progetto è patrocinato anche dal Comune di Potenza e incluso nel panorama degli eventi per Potenza Città Europea dello Sport 2021, estesa al 2022.

Con il patrocinio dei comitati regionali Coni, Cip, Special Olympics, Sport e Salute, Fih e dell’ente nazionale Fisdir, attraverso questo seminario sono state raccontate esperienze di ragazzi che grazie allo sport hanno accresciuto la propria fiducia in se stessi, affermandosi e dimostrando che – nell’essere diversamente uguali – ognuno ha qualcosa da offrire alla comunità.

Ad aprire la giornata, mercoledì scorso, sono stati Marco Vona, delegato del rettore per lo sport universitario; Laura Scrano, componente del Comitato unico di garanzia dell’Ateneo e Gianmarco Blasi, assessore allo sport del Comune di Potenza che hanno messo in risalto il ruolo fondamentale delle istituzioni e delle amministrazioni nel promuovere una rinnovata cultura sportiva volta all’inclusione e all’integrazione sociale.

Nel corso dell’incontro, dal titolo “La forza dello sport: testimonianze di coraggio”, sono intervenuti – oltre a Dessì e Puliga – Vincenzo Sonnessa, coordinatore tecnico regionale Special Olympics nonché componente della commissione nazionale hockey paralimpico; Donato Telesca, campione mondiale pesistica juniores. Il moderatore era Giuseppe Scelsi, specialista in scienze motorie e disabilità, formatore per Sport e Salute alla Scuola dello Sport.

Durante il loro intervento – si legge in una nota diffusa dall’associazione studentesca YoUni – coach Mauro Dessì e Lorenzo Puliga hanno sottolineato l’importanza della partecipazione dei giovani a questo tipo di iniziative e del ruolo che i ragazzi hanno nel costruire un mondo in cui ci sia posto per tutti.

Nel portare la propria testimonianza, l’allenatore e il cestista dell’Atletico hanno parlato della sfida più grande della formazione oristanese, ovvero dare l’occasione a ragazzi con la sindrome di Down di vivere un percorso di crescita personale, per raggiungere l’autonomia e la piena consapevolezza di se stessi e del proprio corpo, attraverso lo sport e lo stare insieme per fare squadra.

“La diversità non è un limite ma una risorsa”, afferma Vincenzo Sonnessa, che raccontando la propria esperienza nel campo dello sport e delle disabilità ha fatto comprendere che tutto è possibile se ci sono il coraggio, la passione, la caparbietà e la volontà di non fermarsi mai nel raggiungere gli obiettivi posti, scoprendo la propria identità, valorizzando le capacità di ognuno e soprattutto superando i limiti.

Forte e chiaro anche il messaggio dell’atleta lucano Donato Telesca, che ha esortato i giovani a impegnarsi con costanza per arrivare a traguardi sempre più alti, accettando se stessi e le sconfitte per poi rialzarsi più determinati e consapevoli di prima.

Presenti anche le squadre di parahockey “Le Gazzelle” Forma Mentis ATL-AIPD Val d’Agri-Lauria e “Noi… gli Speciali” Club Athena Melfi. Hanno preso parte all’iniziativa anche il Gruppo Clown della Comunità Emmanuel “Gente Allegra”, l’Aipd, il Csi di Potenza e la Fispic Basilicata che, in sede di dibattito, hanno portato la propria testimonianza di coraggio.

Momenti emozionanti, vissuti in presenza dagli studenti degli istituti Einstein-De Lorenzo di Potenza, Righetti di Melfi, Pier Paolo Pasolini e Quinto Orazio Flacco di Potenza, che si sono mostrati fortemente sensibili al tema.

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