“C’è l’emergenza Covid, la Figc rinvii la partenza del Campionato di calcio di terza categoria”

Richiesta del presidente della Polisportiva Albagiara Roberto Mallocci che propone uno slittamento per i campionati allievi e giovanissimi

Domenica, 18 ottobre 2020

Una richiesta di rinvio del Campionato di calcio di terza categoria è stato richiesto dal presidente della Polisportiva Albagiara Roberto Mallocci. Il torneo dovrebbe cominciare il prossimo primo novembre, insieme a quelli degli allievi e dei giovanissimi, come comunicato a metà settimana dalla Delegazione di Oristano della Figc, ma secondo Mallocci, l’emergenza coronavirus rende opportuno uno slittamento dei tempi, ipotesi caldeggiata in una lettera che il dirigente sportivo ha inviato ai responsabili della stessa Figc oristanese e ai dirigenti della Figc Sardegna.

“Di giorno in giorno cresce l’allarme per la diffusione dei contagi nell’ambito della pandemia di Covid19, oramai ben radicatosi anche nelle comunità più piccole, che erano parse al riparo dalla cosiddetta “prima ondata”, scrive il presidente della Polisportiva Albagiara Roberto Mallocci. “In questo contesto, l’avvio dei campionati ci pare del tutto irragionevole, anche perché, la consistenza numerica dei gironi (10 squadre la terza categoria, 10 squadre il campionato allievi, 7 squadre il girone dei giovanissimi), che potrebbe, in questo quadro generale ulteriormente assottigliarsi, rende praticabile un avvio differito, che consentirebbe in ogni caso di concludere serenamente i campionati entro il mese di maggio o al massimo entro la prima quindicina di giugno”.

“Questo”, prosegue il presidente Mallocci, “eviterebbe inoltre lo stillicidio dei rinvii (basta guardare cosa è accaduto in queste giornate nei campionati maggiori), che inevitabilmente si renderebbero necessari al primo insorgere di positività o di contatti sospetti”.

“Non sarà superfluo ricordare che i campionati provinciali e la terza categoria rappresentano l’essenza della pratica sportiva di base e come tali possono svolgersi soltanto se c’è un clima di serenità e di benessere. E se non è così”, conclude il presidente Mallocci, “diventa tutto solo una formalità”.

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