
Martedì, 3 ottobre 2023
Cosa c’era nella grossa nube nera che si è alzata in cielo durante l’incendio all’insediamento della comunità Rom di Oristano? Lo chiede il presidente dell’Associazione ex esposti amianto, Giampaolo Lilliu con una lettera al prefetto di Oristano, Salvatore Angieri.
Lilliu si è detto “fortemente preoccupato dalla mancanza di conoscenza di quanto avvenuto durante l’incendio, relativamente al possibile inquinamento ambientale e sanitario”.
“Nella certezza che istituzioni ed enti, ognuno per il proprio ruolo, abbiano promosso iniziative utili a rilevare eventuali fibre aero disperse”, continua il presidente dell’Areas, “sarebbe opportuno che i risultati delle analisi della nube di fumo probabilmente tossica fossero rese pubbliche”.
Giampaolo Lilliu sottolinea come “la nube di fumo nero sprigionata a causa di tante tipologie di manufatti e prodotti raggiunti dalle fiamme hanno causato forte preoccupazione tra tanti cittadini, i quali si sono rivolti all’associazione ex esposti amianto della Sardegna, denunciando il probabile inquinamento ambientale e sanitario”.
Lilliu chiede, quindi, un incontro al prefetto di Oristano e chiede di conoscere i risultati di “eventuali rilevamenti” e “quali saranno le misure adottate per la bonifica dell’area interessata dal fuoco, compresa l’eventuale procedura per bonifica dei manufatti in amianto”.
Nella lettera al prefetto Giampaolo Lilliu sottolinea di “condividere l’encomio del prefetto ai vigili del fuoco di Oristano per l’ottima attività di spegnimento dell’incendio” e l’impegno di “comune, prefetto, Enti e e associazioni di volontariato per trovare una sistemazione abitativa per la comunità Rom”.

Una macchinetta… di fumo…