Lunedì, 6 maggio 2024
Via le barriere architettoniche dal porto turistico di Torre Grande, che dal prossimo ottobre sarà interessato da un importante intervento di riqualificazione e potenziamento. È l’appello lanciato da un gruppo di diportisti con disabilità, auditi stamane nell’aula consiliare di Palazzo degli Scolopi dalla Commissione Lavori pubblici del Comune di Oristano. Gli stessi diportisti, inoltre, hanno lamentato dissapori con i vertici delle Marine Oristanesi, la società che gestisce il porticciolo, e hanno chiesto al Comune di fare da intermediario.
Hanno partecipato all’incontro il presidente della Commissione Giuliano Uras, il vice Efisio Sanna e i consiglieri Pino Carboni, Gigi Mureddu e Francesco Federico, oltre all’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete e al dirigente del Comune di Oristano Alberto Soddu. C’erano poi la coordinatrice oristanese dell’associazione Cittadinanzattiva Maria Grazia Fichicelli e l’avvocata Paola Meloni.
Nelle scorse settimane il gruppo in questione, rappresentato dai diportisti con disabilità Massimiliano Vinci e Massimiliano Sanna, aveva scritto una lettera al Comune di Oristano, alla Regione, al prefetto Salvatore Angieri, alla Capitaneria e ad alcune associazioni. Da lì i consiglieri comunali di minoranza, d’accordo con quelli di maggioranza, avevano chiesto che ad affrontare il tema spinoso fosse la Commissione consiliare Lavori pubblici.
In particolare, il gruppo di diportisti con disabilità chiede l’installazione di una gruetta per l’imbarco di persone in sedia a rotelle, posti barca in prossimità dei parcheggi per disabili, una rampa per l’accesso alla zona ristoro, un montascale per accedere agli uffici e bagni accessibili.
“Il progetto di riqualificazione e potenziamento del porto turistico”, commenta il presidente della Commissione Giuliano Uras (Oristano al centro), “è attento alle disabilità. Ma qualora ci fosse qualcosa da migliorare siamo ancora in tempo, visto che l’esecutivo non è stato ancora approvato. Chiaramente parcheggi, moli e bagni accessibili per le persone con disabilità sono già previsti. Siamo sensibili anche al problema del cattivo rapporto tra le Marine Oristanesi e alcuni diportisti. Bisognerà invitare la società e le associazioni in Comune e mediare”.
“Se i diportisti e le Marine Oristanesi non vanno d’accordo”, ha detto il consigliere di minoranza Francesco Federico (Oristano democratica e possibile), “il Comune non può rimanere indifferente e fare da semplice spettatore. Parliamo infatti di una struttura che insiste su un suolo pubblico di proprietà del demanio regionale e comunale. Il porto turistico ha una pubblica utilità e il Comune non può essere assente”.
Per il 2024 le Marine Oristanesi hanno previsto contratti di ormeggio con scadenza al 30 settembre, visto che a ottobre, conclusa la stagione estiva, dovrebbero partire i lavori, con una durata prevista di un anno e due mesi. Gli interventi riguarderanno gli impianti antincendio e idrico e i sottoservizi.
A causa di considerevoli aumenti dei costi di gestione, quest’anno le Marine Oristanesi hanno rivisto al rialzo le tariffe di ormeggio, che erano ferme dal 2019.