Tra erbacce e incuria il mercato comunale di via Costa sopravvive a fatica

Lo sconforto degli operatori: “Siamo abbandonati"

L’ingresso del mercato di via Costa, con l’insegna che inganna

Martedì, 2 maggio 2023

Erbacce alte, marciapiedi sconnessi, panchine distrutte, qualche brutto graffito qua e là sui muri vicino a un ascensore non funzionante e un ingresso fatiscente, con l’insegna di un supermercato ormai chiuso da anni. Si presenta così il mercato comunale di via Costa a Oristano.

Quello che per definizione dovrebbe essere uno dei luoghi di ritrovo principali per ogni città, dove le persone vengono sì per fare la spesa, ma anche per scambiare due chiacchiere, a Oristano non è che un luogo abbandonato da tutti.

Tranne dai clienti del rione, quelli affezionati, che non mancano di passare ogni giorno per un saluto e acquistare prodotti freschi e locali. Come il signor Sergio, che per i quattro operatori rimasti a lavorare nei box è ormai molto più di un cliente: un volto amico.

Quarant’anni fa non era così: il mercato comunale di via Costa ha rappresentato una sorta di piazza del popolo. Ma da tempo ormai l’incuria qui fa da padrona.

Una volta varcata la porta scorrevole, che fino all’anno scorso restava aperta e bloccata, basta poco per farsi un’idea della situazione. Corridoi vuoti, silenzio generale, solo quattro box operativi, gli altri chiusi. E pochi clienti frettolosi.

“Non ci stanchiamo di ripeterlo: siamo abbandonati a noi stessi”, dicono i quattro operatori rimasti, che da anni – chi dieci, chi trenta – lavorano nella struttura e hanno conosciuto gli anni d’oro del mercato.

Una delle aiuole del mercato con l’erba incolta

“L’anno scorso”, proseguono, “dopo le nostre lamentele in Comune, finalmente hanno riparato la porta d’ingresso a scorrimento che per più di tre anni rimaneva sempre aperta. Dopo questo, circa cinque mesi fa, l’assessora alle attività produttive Rossana Fozzi è venuta per visitare la struttura senza poi farci sapere altro. Abbiamo fatto anche una riunione tra noi per discutere, per l’ennesima volta, della situazione in cui versa il mercato. La domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: perché il Comune non investe in una struttura di sua proprietà e storica come questa? Come si è arrivati a tutto questo?”.

A settembre 2022 l’assessora Rossana Fozzi in un incontro con gli operatori dei mercati civici cittadini aveva parlato di rilancio, attraverso l’accorpamento di tutte le attività nella struttura comunale di via Costa. Anche perché i locali di via Cimarosa erano stati reperiti sul mercato immobiliare come soluzione provvisoria; locali che tra le altre cose fanno spendere al comune di Oristano 136mila euro ogni anno per il canone di locazione. Eppure, ad oggi, la situazione in via Costa resta la stessa.

Consapevoli di non avere risposte accompagnate da fatti concreti, gli operatori oggi chiedono quantomeno di ripulire l’esterno del mercato che di certo non è un bel biglietto da visita e non invoglia le persone ad entrare. “Sarebbe poi un sogno”, dicono, “togliere definitivamente quella scritta Sigma che porta quotidianamente turisti e visitatori a credere che ci sia ancora un supermercato e a uscire a mani vuote e delusi”.

“Non si può più continuare così, ascoltateci”: è questo l’ennesimo appello degli operatori al Comune di Oristano.

L’ascensore inutilizzato del vecchio supermercato, graffitti ed erbacce
Scalini distrutti e marciapiedi sconnessi
Aiuole incolte nel piazzale del mercato
L’ingresso laterale
Erba alta e cartacce nel cortile del mercato

6 Commenti

  1. È colpa del cambiamento climatico secondo l’assessora al decoro urbano…le erbacce non crescono più come una volta…a casaaaa

  2. Solo li? Fatevi un giro a Sili, abbandonata, l’ingresso lato fiume Tirso molto trafficata piena di buche e erba alta che occupa parte carreggiata. E poi sento Oristano bella di qua bella di la. Fa schifo

  3. Oristano e gli oristanesi non meritano questa umiliazione; il degrado cittadino ha caratterizzato le incapacità gestionali sia nel merito (inettitudine) che nella forma (vessazione con interviste rilasciate da chi avrebbe dovuto fare mea culpa ma, che vedevano la stessa accusare e minacciare l’utenza con provvedimenti sanzionatorie). Spero che, per il bene della città si trovi il coraggio per staccare la spina e si ritorni al voto; per amministrare la città che fu di Eleonora ci vuole determinazione; correttezza; lealtà e riguardo (molto riguardo) verso l’elettorato. Li ho votati e sono stato tradito dalla loro arroganza e dai loro principi di padronanza!!!

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