Una squadra di campioni del passato per dare un calcio alla sclerosi multipla

Presentato l'evento a sostegno della ricerca, in programma a Oristano il 6 maggio

L’incontro di questa mattina per la presentazione dell’evento con le vecchie glorie del calcio sardo

Sabato, 15 aprile 2023

Tutti uniti come una squadra, per raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla sclerosi multipla. Le vecchie glorie del calcio isolano sono arrivate a Oristano da tutta la Sardegna per presentare l’evento in programma il 6 maggio nei campi della Figc a Sa Rodia.

Presenti all’incontro anche Beppe Tomasini, campione d’Italia con il Cagliari, e il più anziano degli ex calciatori isolani, Pasquale Catte, 83 anni, che oltre ad avere indossato la maglia della Nuorese ne è stato anche presidente. Tra gli oristanesi non potevano mancare due vecchie glorie della Tharros come Achille Castellano e Mauretto Pala. Finora hanno annunciato che parteciperanno ex giocatori di Cagliari, Carbonia, Torres, Nuorese, Attilia, Tharros, Iglesias, Sorso, Guspini, Sant’Antioco, Thiesi, Decimoputzu e Alghero, assieme alla rappresentativa dei giornalisti sardi “Gigi Grivel”.

Alla conferenza stampa, pilotata da Claudio Facchini, hanno preso parte Francesco Mereu, sindaco di Ales e consigliere regionale della Figc, il presidente del Consiglio comunale di Oristano Peppi Puddu, l’assessore allo sport Antonio Franceschi, Antonio Mura di Carbonia (in rappresentanza del comitato organizzatore che riunisce le 13 associazioni regionali degli ex calciatori) e due medici della Asl di Cagliari, le dottoresse Eleonora Cocco e Jessica Frau, che lavorano al Centro per la sclerosi multipla e si sono collegate in teleconferenza.

“Credo sia doveroso ringraziare gli organizzatori per questa manifestazione”, ha detto in apertura la dottoressa Cocco, “che permetterà non solo di raccogliere fondi per la ricerca, ma anche di parlare di questa terribile malattia, che colpisce in modo pesante la Sardegna: dopo il diabete, è la seconda patologia. Nell’isola colpisce tanti giovani tra i 20 ed i 40 anni. Se ne parla sempre poco ed invece occorre conoscerla di più, deve essere affrontata e vissuta. Oggi la ricerca ha fatto passi da gigante e grazie a nuove cure – cinque sono attualmente in fare sperimentale – garantisce a molti pazienti di vivere una vita dignitosa”.

La sala consiliare affollata da tanti campioni che sosterranno la ricerca contro la sclerosi multipla

Anche a nome del presidente regionale della Lega nazionale dilettanti della Figc, Gianni Cadoni, è stato consigliere regionale Figc Francesco Mereu a portare i saluti della Federazione. Anche lui ha ricordato che si sa troppo poco di questa terribile malattia ed è fondamentale parlarne.

L’assessore Antonio Franceschi ha portato i saluti del sindaco Massimiliano Sanna, assente per altri impegni istituzionali. “Come amministrazione abbiamo sposato subito questa manifestazione e siamo parte attiva nella sua organizzazione”, ha detto l’assessore allo sport. “È importante parlare di questa malattia e fa piacere vedere così tanti atleti che hanno onorato il calcio isolano”.

Mauretto Pala non ha dimenticato l’anniversario della conquista dello scudetto del Cagliari: “Oggi abbiamo con noi uno dei protagonisti di quella splendida avventura, Beppe Tomasini”, ha detto Pala. “Ho accolto subito l’invito per organizzare nella mia città questa importante manifestazione solidale”.

Pasquale Catte, una vita nel calcio da giocatore e poi da dirigente

Sandro Camba, un altro degli organizzatori, in passato tutore del mitico Claudio Nenè e sempre vicino agli ex rossoblù, ha detto: “Mi fa piacere vedere oggi tanti ex calciatori. Un vero tuffo nel passato, tra tanti amici che anche questa volta si sono messi a disposizione per far riuscire questa importante manifestazione che si svolgerà ad Oristano. Tutti noi abbiamo a cuore questi problemi”.

Soddisfatto Antonio Mura, presidente del Comitato organizzatore: “Ringrazio tutti i presenti, soprattutto le due dottoresse che si occupano da anni di questa terribile malattia. L’obiettivo della partita tra le vecchie glorie è quello di raccogliere fondi per la ricerca sulla sclerosi multipla e mi auguro che i sardi rispondano a questa nuova gara di solidarietà”.

Stefania Calvisi, arrivata da Nuoro per spiegare come si vive con la sclerosi multipla

Toccanti le testimonianze di alcune persone che vivono tutti i giorni il dramma dell malattia. Da Nuoro è arrivata Stefania Calvisi, malata di sclerosi da 27 anni: “Questa malattia mi ha tolto molto, ma mi ha dato anche tanto. Sono contenta di essere parte primaria di questo progetto. La ricerca è fondamentale, così come lo sono le cure che oggi ci permettono di vivere dignitosamente. Purtroppo in Sardegna le cure e le novità sulle cure viaggiano sempre con grande ritardo”.

Raffaele Collu, ex calciatore del Decimoputzu, ha portato una testimonianza familiare. Con le lacrime agli occhi, ha ricordato che la figlia – oggi sposata e con un figlio – nonostante le tante crisi che deve affrontare a causa della malattia riesce svolgere una vita “quasi normale”, tra lavoro e famiglia.

Beppe Tomasini con Piero Marongiu

Piero Marongiu, scrittore e giornalista, ha ricordato anche lui il dramma vissuto direttamente: la sclerosi multipla gli ha portato via un fratello.

A Oristano non poteva certo mancare un ex rossoblù che ha fatto la storia del Cagliari: ”Ho partecipato molte volte a questi eventi”, ha detto Beppe Tomasini, “ma dovrebbero partecipare tutti. Sia chi ha giocato a grandi livelli che nel piccolo, perché sono malattie invalidanti e dobbiamo fare la nostra parte per dovere etico. Io non ho avuto questa malattia, ma ho affrontato con forza ben tre tumori”.

Le conclusioni sono state affidate a Beppi Puddu, presidente del Consiglio comunale di Oristano: “Come cittadino voglio parlare anche io di questa gravissima patologia. Abbiamo avuto modo di sentire tante toccanti testimonianze, ed avendo un familiare che convive con la scleorsi multipla non posso che condividerle. Sappiamo che la malattia è terribile, ma credo che oggi dobbiamo lanciare un messaggio di speranza: la malattia può essere vinta e saranno i giovani a combattere questa guerra, grazie anche alla ricerca. Ma è fondamentale in questo campo anche il ruolo della politica”.

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