Serve ancora un emendamento approvato per salvare l’autonomia del Consorzio Uno

Il consigliere regionale Cera: "Non cantiamo vittoria troppo presto"

Venerdì, 3 marzo 2023

La battaglia non è vinta, ancora: per salvare l’autonomia finanziaria dei consorzi universitari di Oristano e Nuoro sarà necessario un emendamento approvato in Consiglio regionale. Ieri è arrivato il dietrofront dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu: ha assicurato che nel collegato alla legge finanziaria non sarà inserita la discussa norma che prevedeva il trasferimento direttamente alle Università di Cagliari e Sassari degli oneri didattici stanziati per le sedi decentrate. Il ripensamento è stato accolto favorevolmente dal consigliere regionale Emanuele Cera, che però invita alla prudenza.

“Sulla norma del collegato che prevede il taglio dell’autonomia ai consorzi universitari per accorparli alle sedi centrali”, ha commentato l’esponente del gruppo Forza Italia Sardegna, “prendo atto con favore del pronunciamento della Seconda Commissione e dell’assessore alla Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, ma ricordo a tutti che la decisione è del Consiglio, che è sovrano”.

“Premetto che sono assolutamente d’accordo allo stralcio dell’articolo 9 del collegato alla finanziaria”, ha aggiunto Cera, “ma invito tutti a un cauto ottimismo. Per la sua abrogazione c’è la necessità che venga presentato un emendamento che dovrà essere approvato dalla Commissione Bilancio e successivamente dal Consiglio regionale, perciò è bene che non si canti vittoria fin da ora”.

“Sull’argomento”, ha aggiunto il consigliere di maggioranza, “sono pronto a dare battaglia, l’ho dichiarato e lo confermo, è un impegno che ho preso anche durante l’assemblea del Consorzio Uno tenutasi a Oristano qualche settimana fa. Proprio nel corso di quella riunione avevamo appreso dell’annuncio e della successiva formalizzazione delle dimissioni del presidente Gianvalerio Sanna. Lo invito a ritirare le dimissioni, riprendendo la guida dell’ente quanto prima, per il bene del Consorzio”.

Emanuele Cera

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