Proiettori da museo e locandine storiche nella mostra su un secolo di cinema a Oristano

Fino a metà ottobre al teatro San Martino, ingresso gratuito

Carlo Ibba mostra un proiettore cinematografico dei primi anni Duemila

Giovedì, 22 settembre 2022

Cento anni tutti d’un fiato. È stata inaugurata sabato scorso al teatro San Martino la mostra che ripercorre, passo dopo passo, un secolo di storia del grande schermo a Oristano, a partire dall’inaugurazione dell’Ideal, il primo cinema aperto nel 1922 da Giomaria Ibba, commerciante proprietario di un emporio in via Tirso.

Da lì sono arrivati il cinema San Martino, l’Arborea, il Nuovo Cinema Arena, il Moderno, l’Arena Lucciola e per finire l’Ariston. A fare da filo conduttore è proprio la famiglia Ibba, che ha avuto la proprietà o ha gestito gran parte delle sale cittadine.

E se i primi quattro decenni hanno visto assoluto protagonista Giomaria Ibba, a partire dalla fine degli anni Cinquanta il testimone è passato alla nuova generazione, con i figli Salvatore, Olga e Anna.

Sono loro i soci fondatori dell’Ariston, inaugurato nel 1961 e diventato multisala quarant’anni più tardi per volontà dell’avvocato Salvatore Ibba, scomparso nel gennaio 2021 all’età di 99 anni. Oggi alla guida del cinema ci sono i figli Gianfranco, che riveste l’incarico di amministratore, e Carlo, con la nipote Annapaola De Benedittis.

Una generazione, la terza, che non ha voglia di fermarsi. Anche grazie a un contributo arrivato con il Pnrr, il multisala guarda avanti, sposando la strada dell’efficienza energetica: tra i lavori in programma ci sono il rifacimento dell’impianto di climatizzazione, l’installazione in tutte le cabine di proiezione di nuove lampade laser e la sostituzione di due macchine da proiezione. Insomma, l’orizzonte è già proiettato al futuro, senza però dimenticare le origini.

Ecco quindi spiegato il tuffo nel passato regalato dalla mostra al San Martino. Qui sono esposti preziosi documenti del secolo scorso, locandine di film che hanno segnato la storia del cinema, due proiettori cinematografici, di cui uno degli anni Trenta, e, ancora, avvolgi-film, le sedie di legno utilizzate all’Ariston a partire dagli anni Sessanta e tanto altro. Le curatrici dell’esposizione sono Mariacarla Uras e Valeria Cau, i testi di Carlo Ibba. La mostra potrà essere visitata gratuitamente fino al 16 ottobre, il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30; gli altri giorni di settembre dalle 18 alle 20.30, a ottobre dalle 17.30 alle 20.

Per celebrare i 100 anni del cinema a Oristano l’Ariston propone inoltre una rassegna cinematografica gratuita, tutti i martedì fino al 29 novembre, con la proiezione di un film per ogni decennio di storia. Due giorni fa ha aperto le danze Metropolis, con 200 spettatori in sala. L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Pro loco ed è realizzata in collaborazione con l’associazione Band Apart. Martedì prossimo, 27 settembre, il secondo appuntamento con Tempi moderni, di Charlie Chaplin. Lo spettacolo avrà inizio alle 20.

Un proiettore cinematografico utilizzato a Oristano negli anni Trenta del secolo scorso
I vecchi biglietti del cinema Ariston
Le sedute dell’Ariston utilizzate dagli anni Sessanta al 2001

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