Teatro Garau gratis per due anni a chi lo prenderà in gestione

Nuova delibera della giunta comunale di Oristano

Martedì, 28 dicembre 2021

Il Comune di Oristano riproverà a dare in concessione il rinnovato teatro Garau, riaperto lo scorso ottobre dopo diversi anni di chiusura. A giorni verrà pubblicato un nuovo bando dalla durata biennale che, in questa fase, non prevedrà alcun canone di concessione.

La giunta comunale ha deliberato di rimodulare le linee di indirizzo per l’affidamento in concessione del teatro, su proposta dell’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è individuare un soggetto che sia in grado di valorizzare il teatro e di assicurarne il più proficuo utilizzo e la migliore fruibilità.

I nuovi indirizzi prevedono la pubblicazione in tempi brevi di un nuovo bando di concessione biennale.

Viste le criticità legate all’emergenza coronavirus, non verrà richiesto alcun canone di concessione. L’ultimo bando, quello andato deserto la scorsa primavera, prevedeva invece a concessione per un periodo di tre anni, con il pagamento di un canone annuo di 10mila euro.

“Abbiamo rivisto gli indirizzi tenendo conto della situazione”, ha dichiarato l’assessore Sanna, “in questa fase il concessionario non dovrà riconoscere al Comune un canone di locazione. Il nuovo bando verrà pubblicato nei prossimi giorni. Siamo inoltre in attesa di una risposta per le risorse del Pnrr utili all’ultimazione dei lavori di ristrutturazione del Garau”.

Il concessionario dovrà farsi carico degli oneri di gestione, della pulizia del teatro, della manutenzione ordinaria della struttura e degli impianti, dovrà occuparsi della corretta applicazione delle misure anti-Covid e seguire le prescrizioni dettate dalla Commissione comunale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

Il concessionario dovrà inoltre concedere gratuitamente l’uso del teatro al Comune di Oristano per almeno 12 giornate all’anno. Le iniziative del Comune potranno essere organizzate in qualsiasi giorno della settimana.

Massimiliano Sanna

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