Arte collettiva e musica nella pineta di Torre Grande. L’iniziativa dell’associazione Hathor

Un'iniziativa, aperta a tutti, in occasione della giornata mondiale del clima e dei sogni

Gli alberi della pineta decorati – Foto pagina Facebook Hathor associazione culturale

Venerdì, 24 settembre 2021

L’arte collettiva e la musica arrivano nella pineta di Torre Grande grazie all’iniziativa artistica promossa dall’associazione culturale Hathor, con il patrocinio del comune di Oristano, in programma per domani, sabato 25 settembre, dalle 11 alle 18, e fissata in occasione della giornata mondiale del clima e dei sogni.

Il programma prevede alle 11, nell’ingresso della pineta in via dei Catalani, l’evento “Gli alberi si colorano”, un laboratorio di stampa a mano a cura dell’associazione Hathor. Inoltre, sempre dalle 11 fino alle 14 e dalle 14.30 sino alle 17.30 ci sarà la creazione collettiva di arte estemporanea con materiali del “bosco”. La giornata sarà chiusa dalle voci femminili del coro Gospel Sounds of Freedom che si esibiranno in concerto dalle 17.30 alle 18.

L’associazione culturale Hathor invita tutti i cittadini, famiglie ma anche bricoleur esperti e curiosi a partecipare a questo evento di arte collettiva e partecipata.

“La nostra azione”, dichiarano quindi i soci dell’associazione, “concepita nello spirito della dimensione collettiva e emotiva dell’arte, mira a gettare una luce nuova su un angolo un po’ trascurato di verde che fa parte della nostra città, che è il nostro polmone e il nostro cuore, certo vivo e animato di per sé, e cui vorremmo corrispondere  con uguale cura e amore, animandoci a “vederlo” e apprezzarlo”.

Si tratta dunque di un progetto di arte collettiva che “invaderà” gli alberi della pineta di Torre Grande e che si ispira da alcuni punti di vista alla land-art – una forma d’arte contemporanea sorta negli Stati Uniti d’America tra il 1967 e il 1968 e caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie, mare e così via, le cui opere hanno spesso carattere effimero – in particolare per quanto riguarda la ambientazione in un contesto naturale, l’utilizzo di materiali recuperati nella natura, senza danneggiarla né sottrarre niente all’equilibrio del sistema geo-ecologico, il carattere effimero e la fruizione gratuita delle opere.

L’associazione culturale Hathor, inoltre, con questa iniziativa vuole porre l’accento anche sull’aspetto della collaborazione e della creazione collettiva in quanto valori sociali.

“La fruizione in comune della bellezza della natura”, concludono i soci dell’associazione, “in una contemplazione che può essere non solo individualistica, intimistica e meditativa, ma avere anche una valenza attiva, uno svolgimento dialogico, costituisce la particolarità dell’esperienza artistica che intendiamo provocare”.

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