Dopo la retrocessione Tonio Mura non lascia la Tharros. “Pronti a parlare con nuovi investitori”

Ieri assemblea con i tifosi a Palazzo degli Scolopi

L’assemblea promossa dalla Tharros a Palazzo degli Scolopi

Sabato, 1 giugno 2024

L’amarezza resta, nonostante siano già trascorse tre settimane dalla retrocessione in Promozione. La Tharros, però, è pronta a voltare pagina, sempre con Tonio Mura alla guida della società, nonostante qualche mese fa il proprietario del club avesse annunciato l’intenzione di farsi da parte una volta concluso il campionato.

“Siamo aperti a tutti”, ha detto ieri Mura nel corso di un’assemblea convocata a Palazzo degli Scolopi, “se c’è un gruppo di persone disposto a entrare in società siamo pronti a parlarne. Se nessuno si farà avanti con idee chiare, noi proseguiremo il nostro lavoro. Da queste cadute, se si ha davvero voglia, ci si rialza più forti”.

Al patron della Tharros, nel corso della stagione appena conclusa, non sono andati giù tanti atteggiamenti, a partire dalle critiche sui social, passando per la scarsa presenza di tifosi allo stadio, fino ad arrivare al rapporto altalenante con gli arbitri. La partita di ritorno dei playout contro il Carbonia, quella che ha condannato la Tharros alla retrocessione, ha lasciato strascichi pesanti, come l’inibizione dello stesso Mura fino al termine dell’anno, a causa di un alterco con la terna arbitrale.

“Ho esagerato dopo la partita contro il Carbonia”, ha ammesso ieri il proprietario della società biancorossa, “ho sbagliato e chiedo scusa, quello che ho fatto non è giustificabile. Capiamo però perché si è arrivati a questo. Spendo tanti soldi di tasca mia e puntualmente ogni domenica subiamo torti arbitrali. Succedono cose che con lo sport hanno poco a che vedere”.

Intanto la società sta valutando la possibilità di approvare un codice etico interno, un regolamento sul comportamento per tutti i tesserati, così da evitare gli “eccessi” degli ultimi mesi.

Mura ha parlato anche dei conti del club. “Abbiamo speso più di 500.000 euro e ci è rimasto qualcosa da saldare. Amo la Tharros”, ha detto con convinzione il dirigente, “ma al campo vedo sempre le stesse facce. È possibile che oggi non si riesca a portare 500 persone al campo a vedere le partite? Quando la società stava morendo, dov’era Oristano?”. Tra le spese sostenute, Mura ha voluto ricordare pure gli oltre 20.000 euro per l’utilizzo degli impianti sportivi di Sa Rodia, gestiti dalla Figc.

Proprio sul tema infrastrutture Tonio Mura ha poi punzecchiato l’assessore allo Sport Antonio Franceschi: “Sono in corso i lavori al campo Tharros, ma da una decina di giorni il cantiere è deserto”. Pronta la replica dell’esponente della Giunta comunale di Oristano: “L’Ufficio tecnico mi ha confermato che le opere rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica si concluderanno nei tempi previsti. Il rinnovato campo Tharros sarà un bel passo avanti per la città”.

I lavori dovrebbero terminare nei mesi estivi e subito dopo dovrà arrivare la nuova omologazione dell’impianto da parte della Figc. L’incertezza, però, in casa Tharros c’è e per questa ragione Mura ha annunciato che il prossimo campionato la società non metterà in vendita gli abbonamenti, perché, ha spiegato il patron, “non abbiamo la certezza che avremo il campo a disposizione”.

Se da un lato la squadra maschile è in sofferenza, dall’altro c’è la femminile che ha conquistato la salvezza in Serie C e lo ha fatto con tre giornate d’anticipo. Ieri a Palazzo degli Scolopi ha preso la parola la capitana della squadra, Giorgia Casula: “Per me è un onore indossare la maglia della Tharros in un campionato nazionale. Quest’anno abbiamo fatto un miracolo. La società ci ha fatto sentire importanti e non ci ha mai fatto sentire disparità con la squadra maschile”.

La Tharros ha anche una formazione Juniores maschile, mancano però Giovanissimi e Allievi. Tra i tifosi presenti all’assemblea c’è chi ha suggerito alla dirigenza di puntare proprio sulle giovanili, per strutturare meglio il club e avere basi più solide per il futuro.

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