Mercati comunali di Oristano: futuro incerto. L’opposizione incalza la giunta

Presentata una mozione

Il mercato civico di Oristano

Venerdì, 24 maggio 2024

Mancano fondi per il mercato comunale di via Mazzini. È la preoccupazione espressa dai consiglieri di minoranza di Oristano attraverso una mozione con la quale chiedono “di impegnare la Giunta comunale a prendere delle decisioni rapide in merito alla situazione dei due mercati comunali”.

In particolare i consiglieri Maria Obinu, Umberto Marcoli, Giuseppe Obinu, Massimiliano Daga, Francesco Federico, Francesca Marchi, Carla Della Volpe e Efisio Sanna intendono conoscere cosa l’amministrazione Sanna “intenda fare per il futuro della struttura di via Mazzini, quale sarà il progetto definitivo, quali gli obiettivi per rilanciare la struttura e il centro storico e commerciale della città e quali i tempi di realizzazione”.

“Un altro aspetto su cui soffermarsi è il ruolo del nuovo mercato all’interno della visione di Oristano come destinazione turistica”, si legge ancora nel documento presentato dai consiglieri di opposizione.

“Un ruolo centrale: una piazza, la vera porta di Oristano verso un futuro nuovo”, scrivono ancora i consiglieri di minoranza, ricordando “la storia della città, che è stata al centro dei traffici commerciali al tempo dei Fenici, dei Romani, dei Pisani e degli Spagnoli”.

“Dobbiamo ritrovare questa centralità attraverso il turismo ambientale e culturale, e con l’agroalimentare di cui siamo protagonisti indiscussi”, sottolineano nella mozione che ha come prima firmataria la consigliera Maria Obinu.

“Digitando su un qualsiasi motore di ricerca internet, o consultando i giornali degli ultimi 10 anni le notizie sulla sorte del mercato civico di via Mazzini si susseguono”, viene specificato nella mozione dagli otto consiglieri di minoranza.

“Gare d’appalto, ricorsi, finanziamenti, fondi sospesi, riprogettazione, decisioni sospese, interventi della magistratura e della Corte dei Conti”, ricordano i consiglieri, che denunciano: “A distanza ormai di più di otto anni da quando si decise di chiudere la struttura di via Mazzini e di trasferire gli operatori commerciali, nulla è cambiato. Anzi le cose sono peggiorate. E del destino di quello che fu un punto di ritrovo importante per gli oristanesi: un centro economico e vitale della città con i box del pesce, macelleria, ortofrutta, non rimane che uno scheletro e nulla più”.

Una sguardo anche agli operatori, il cui destino, si legge nella mozione, “sembra destinato a un inesorabile declino: è di qualche giorno fa la notizia che in alcuni giorni della settimana gli unici operatori che aprono al pubblico sono appena tre che aumentano di poche unità nel fine settimana. Eppure, il Comune di Oristano sborsa per l’affitto a un privato, cifre considerevoli che superano i 70 mila euro l’anno”.

“Nel corso dei mesi scorsi l’amministrazione aveva anche annunciato la decisione di trasferire gli operatori di via Cimarosa nel mercato di via Costa, con il doppio obiettivo: ridurre le spese per l’amministrazione e venire incontro anche agli operatori del secondo mercato cittadino, anche quello ormai fatiscente e in stato di totale abbandono”, continuano i consiglieri, ricordando come la precedente amministrazione avesse chiesto anche l’istituzione di una commissione consiliare speciale che potesse affiancare l’esecutivo nelle decisioni da assumere su mercato: “la mozione era stata rigettata”, ricordano i consiglieri, sicuri che “non basterà questa legislatura a completare il progetto del mercato; sicuramente ne servirà un’altra”.

Da sinistra Francesca Marchi, Efisio Sanna, Maria Obinu, Francesco Federico, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Massimiliano Daga e Giuseppe Obinu

5 Commenti

  1. Nella vicenda del mercato civico di via Mazzini viene da dire che il più pulito ha la rogna. Fin dalla prima gestione dell’intervento di marca csx era chiaro che era stato fatto male. Le amministrazioni successive di cds non hanno fatto che peggiorare la cosa. Continuo a pensare che se quel mercato fosse stato dato in concessione a privati la comunità tutta avrebbe un luogo rinnovato, al servizio della città, con risparmio di tempo e di denaro

  2. Scusate un attimo, mi sembra che qui si prenda il mitra e si dia una sventagliata a casaccio. Il mercato è chiuso 8 anni e questa giunta che è la stessa della precedente, è in carica da 7 anni. Da due anni è cambiato solo il sindaco, ma l’attuale era il vice del precedente se non ricordo male. Cosa c’entra l’opposizione? A me pare che manchi la volontà anche solo di iniziare con delle risorse che sono già a disposizione (inizierei almeno a radere al suolo quella topaia inguardabile in pieno centro, almeno renderei il posto pulito anche senza nulla, tanto è da fare comunque). Aggiungo che hanno trovato soldi per tutto, ci sono tanti cantieri in movimento (tralasciamo la qualità dei progetti e la velocità di realizzazione), ma dire che sono tutti responsabili e capaci mi sembra un po’… affrettato…

    • Buongiorno Oristanese. Se la memoria non mi inganna il progetto originario di messa a norma è ristrutturazione è un progetto del sindaco Tendas. Il peccato originale a mio avviso è che questo come tanti altri in diverse amministrazioni non esiste un’idea di cosa e come si voglia sviluppare il territorio ma solo l’esigenza di spendere dei soldi perché diversamente vengono tolti e destinati ad altri luoghi. Continuo a dire che Muscas per costruire il centro torri di Eleonora ha impiegato meno tempo e meno soldi dovendo anche acquistare e demolire l’area in cui è sorto il complesso e che oggi è di utilità alla comunità. La politica a mio avviso deve dare un indirizzo poi è il privato che deve realizzare.

      • salve Davide, vorrei sfatare questo mito del privato…secondo lei un privato che investe almeno 5milioni di euro malcontati… dà in locazione i box a 500 euro al mese? il privato giustamente pensa al profitto e per rientrare dall’investimento chiederebbe per gli spazi, sempre malcontati, 1500/2000 euro al mese per rientrare dall’investimento… Secondo lei sono sostenibili per quei piccoli commercianti che operavano al mercato? Per me no… solo il Comune può garantire dei canoni calmierati, altrimenti li dentro il privato farà entrare i soliti negozi di abbigliamento che nulla hanno a che fare con un mercato comunale e nessuno potrà opporsi… Poi basta con Tendas e argomenti di 15 anni fa. a me non interessa ne destra ne sinistra, mi interessano amministratori capaci. Ho solo detto che questi in 7 anni non hanno fatto nulla. Anzi ricordo un articolo di un anno fa dove un signore, non faccio nomi, dichiarava: c’è una cordata di privati che vuole acquistare il mercato, la settimana prossima farà i nomi.. .ancora li stiamo aspettando…anzi forse è meglio di no…

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