Una firma in Comune, il centro di ricerca dell’IMC a Torre Grande potrà crescere ancora

Diritto di superficie esteso fino al 2050

L’area dove sorge il Centro marino internazionale

Giovedì, 4 aprile 2024

Il Comune di Oristano ha esteso per altri 25 anni il diritto di superficie alla Fondazione Centro marino internazionale per l’area di Torre Grande sulla quale sorge l’istituto di ricerca. Il contratto è stato firmato nei giorni scorsi dal dirigente del settore Programmazione e gestione delle risorse del Comune di Oristano, Maria Rimedia Chergia, e dal presidente dell’IMC Stefano Guerzoni.

Il centro di ricerca occupa un’area di 11.130 metri quadrati a ridosso del porto di Torre Grande. Fu costruito alla fine degli anni ’90 con i fondi europei del progetto Stride, in virtù di un ambizioso progetto del neonato IMC, istituto di ricerca in ambito marino nato su iniziativa del Comune di Oristano, del CNR e di un partner privato, la società Mare, con la partnership di prestigiosi istituti di ricerca internazionali.

Oggi la Fondazione IMC Centro Marino Internazionale è polo del Parco scientifico e tecnologico della Regione Sardegna, partecipata dal Sardegna Ricerche e dal CNR, non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di utilità sociale. La sua attività si concentra principalmente nel territorio della Sardegna e in generale nel bacino mediterraneo, contribuendo allo sviluppo sostenibile nell’ambiente marino e costiero, favorendo la cooperazione con le regioni svantaggiate, in particolar modo quelle mediterranee, e sostenendo lo sviluppo tecnologico e la diffusione dell’innovazione nell’ambito della blue economy.

“L’estensione del diritto di superficie fino al 2050 consente al Centro marino internazionale di programmare la propria attività con la necessaria serenità, sapendo di poter contare sulla sede di Torre Grande”, sottolinea il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna. “Il Comune di Oristano è uno dei soci fondatori dell’IMC. Alla fine degli anni ’80 sposò il progetto della società Mare, favorendo la nascita dell’istituto e la costruzione di una moderna sede dove svolgere le attività di formazione, divulgazione e assistenza per la conoscenza, protezione e utilizzo sostenibile delle risorse viventi nel mare e nell’ambiente costiero e lagunare. Nonostante l’uscita dalla compagine societaria, fino ad oggi il Comune ha sempre seguito con interesse e sostenuto l’attività di questo importante centro di ricerca molto apprezzato dalla comunità scientifica internazionale. Un sostegno che ribadiamo con convinzione oggi attraverso l’estensione del diritto di superficie per l’area dove sorge la sede del centro”.

“La Fondazione IMC è oggi uno dei più importanti centri di ricerca del Mediterraneo nei campi della tutela della biodiversità marina, della pianificazione per un utilizzo sostenibile degli spazi marittimi e dell’acquacoltura sostenibile”, osserva il direttore Paolo Mossone. “La convenzione stipulata con il Comune di Oristano consentirà alla Fondazione IMC di proseguire nell’impiego delle proprie strutture di ricerca e ci darà la possibilità di programmare iniziative e progetti di grande importanza per lo sviluppo del territorio e della blue economy in Sardegna. A questo riguardo sono previsti anche significativi interventi per il potenziamento delle infrastrutture di ricerca. In questo quadro di sviluppo sono previste significative sinergie con le imprese, le organizzazioni della società civile e le amministrazioni del territorio, a partire da una sempre più stretta collaborazione con lo stesso Comune di Oristano e con il suo Centro di educazione ambientale”.

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