Mercoledì, 24 aprile 2024
Due medaglie pesantissime al collo, l’oro alle Olimpiadi di Tokyo e l’argento ai Mondiali di Budapest, entrambe con la staffetta 4X100. Lorenzo Patta, 23 anni, di sogni ne ha già realizzati tanti, ma non ha intenzione di fermarsi proprio ora, a tre mesi dai Giochi a cinque cerchi di Parigi. “Le Olimpiadi sono un obiettivo, non lo nascondo”. E tra i sogni nel cassetto c’è pure quello di gareggiare nella sua Oristano. “Mi piacerebbe, magari a fine stagione”, ha dichiarato il velocista, “la pista del campo Coni è bella, anche se il contorno necessita di migliorie. Sarebbe magnifico riuscire a organizzare, un giorno, un meeting internazionale e confrontarsi con atleti di livello”.
Prima però c’è un’Olimpiade da conquistare. Per Patta, la corsa verso la Francia partirà la prossima settimana, dai Caraibi. “Il 4 e 5 maggio ci saranno le World Relays alle Bahamas”, racconta lo sprinter delle Fiamme Gialle e dell’Atletica Oristano, “questa manifestazione internazionale è valida come qualifica olimpica”. A Nassau staccheranno il biglietto per Parigi ben 14 delle 16 staffette che si sfideranno in estate (le altre due saranno ripescate dalle liste mondiali).
Il prossimo mese Patta esordirà anche nella gara individuale, i 100 metri. Probabilmente lo farà al Meeting internazionale di Savona, il 15 maggio. Proprio in Liguria nel 2021 il velocista corse i 100 in 10″13 e un anno fa in 10”08, però con tanto vento a favore (+2.7). “Quest’anno mi sto concentrando sui 100 metri. La staffetta”, spiega, “è un po’ la conseguenza della gara individuale. In azzurro c’è tanta concorrenza in vista della 4X100. È uno stimolo, un bene per tutti. Vedere che altri atleti vanno forte mi spinge a fare altrettanto e a migliorarmi”.
La stagione proseguirà con gli Europei, che l’Italia ospiterà a Roma, dal 7 al 12 giugno. Quindi ci saranno le Olimpiadi, dal 26 luglio all’11 agosto. E a fine agosto, ancora allo stadio Olimpico, occhi puntati sul Golden Gala “Pietro Mennea”.
Al fianco di Patta c’è sempre il tecnico Francesco Garau, che alle Olimpiadi – oltre all’atleta delle Fiamme Gialle – ha portato anche Anna Rita Angotzi (Seoul 1988), Valentina Uccheddu (Barcellona 1992) e Giorgio Marras (riserva della staffetta 4×100 ad Atlanta 1996). “Mi ha dato tanto e continua a darmi tantissimo, non si può spiegare a parole quello che riesce a trasmettere. Per me”, conclude il velocista di Oristano, “Garau è più di un tecnico, è uno di famiglia. Condividiamo gioie e dolori. E quando mi capita qualche piccolo imprevisto soffre più di me. Lavorare con lui è un piacere”.
…Sarebbe magnifico riuscire a organizzare, un giorno, un meeting internazionale e confrontarsi con atleti di livello…
Allora se vogliamo parlare tanto per fare credere che Oristano abbia una struttura seria va bene… ma Patta che gareggia in giro per il mondo sa bene che un meeting internazionale ad Oristano non potrai MAI essere organizzato e chissà se mai se ne farà uno regionale. Un meeting internazionale richiede una struttura sportiva che Oristano non avrà mai e che non potrà mai essere l’attuale campo CONI, per non parlare della logistica. Basti pensare che al campo CONI operano due società sportive che neanche si guardano in faccia per capire il livello “paesano” della questione e che neanche gli assessori allo sport che si sono succeduti sono riusciti a far collaborare.
Quindi caro Patta, sognare non costa niente, faremo il tifo per te come tutti gli italiani, ma credo che i meeting internazionali continuerai a farli fuori isola, altro che Oristano
In passato Oristano ha ospitato diversi meeting internazionali (Memorial Erriu, Terra Sarda), i campionati italiani di decathlon e persino un quadrangolare tra Italia, Germania, Gran Bretagna e Romania. Il problema principale è che la pista non è ancora omologata per il settore assoluto. Per la logistica se si vuole ci si può organizzare. Vi è poi un problema di altra natura: organizzare un meeting costa tantissimo e con i biglietti non ci rientri.
La litigiosità sembra essere una caratteristica dell’oristanese medio e non si riscontra solo nello sport, ma in quasi tutti i settori.