Martedì, 23 aprile 2024
“In Sardegna si predisponga un piano per le bonifiche e l’eliminazione dell’amianto da tutti gli immobili pubblici e privati”. È l’appello lanciato a Oristano dal presidente dell’Associazione ex esposti amianto della Sardegna, Giampaolo Lilliu, in occasione delle celebrazioni per la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto.
In provincia erano due gli stabilimenti che producevano manufatti di cemento amianto, la Sardit a Oristano e la Cema Sarda a Marrubiu. “Dal 2007”, ha evidenziato Lilliu, “da quando esiste il registro dei mesoteliomi, in provincia di Oristano contiamo circa 300 vittime legate a malattie correlate all’amianto. Serve un impegno forte da parte della Regione, investendo sulla cultura della prevenzione. E si inizi a pensare a una Sardegna libera dall’amianto, fissando una data sul calendario”.
L’Associazione ex esposti amianto della Sardegna ha voluto ricordare le vittime con due cerimonie. La prima stamane in città, alla rotonda di via Petri, dove due anni fa è stata collocata una statua in memoria di chi ha combattuto e combatte ancora oggi contro quella che viene definita la fibra killer.
Una delegazione di alunni dell’Istituto comprensivo di San Vero Milis e la vedova di una delle vittime dell’amianto hanno posato due composizioni floreali davanti al monumento commemorativo.
Erano presenti per l’occasione autorità civili, militari e religiose del territorio, con in testa il prefetto Salvatore Angieri, il questore Giuseppe Giardina, insieme ai sindaci e ai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Oristano, Marrubiu, Santa Giusta, San Vero Milis e Cabras.
Domani, mercoledì 24 aprile, ci si sposterà a San Vero Milis: alle 9 è previsto un incontro con gli studenti delle scuole e l’Associazione ex esposti amianto. Si affronteranno i temi del diritto alla salute, della tutela ambientale e della sicurezza sul lavoro.
“Parlare ai giovani è molto importante”, ha ribadito Giampaolo Lilliu, “noi oggi ci rivolgiamo alle nuove generazioni. Lo facciamo in un momento difficile, ricordando che tutti noi siamo vittime sul lavoro”.
In una nota, il Comune di Cabras ha segnalato di aver portato a termine diversi interventi. “L’azione più significativa”, ha detto il sindaco Andrea Abis, “è stata la demolizione e la bonifica degli immobili abusivi, coperti da molte centinaia di metri quadrati di lastre di cemento amianto, che da decenni devastavano la riva orientale dello stagno in località Punta Pirastu, per la quale nel 2022 sono stati investiti 250 mila euro”.
Da ricordare tra gli altri successi contro l’amianto l’intervento tra febbraio e marzo del 2021 nella zona del lungo stagno, da fine via Gallura alla località Sa Mestia, in zona Pauli ‘e Sali, dove tra gli altri rifiuti sono stati smaltiti 20.740 chili di amianto, o a San Giovanni di Sinis, dove era stata scoperta una discarica durante una giornata ecologica.
Una foto ricordo contro l’amianto con alle spalle un tetto in amianto !!!! #Italia