Lunedì, 18 marzo 2024
Una scritta verde, come la speranza di poter presto chiacchierare all’ombra di qualche albero prima di entrare in classe: è stata appesa sulla facciata della scuola di piazza Manno. Il messaggio lanciato nei giorni scorsi è chiaro: “Vogliamo il verde” vuole essere un suggerimento sul futuro della piazza, a lavori riavviati.
“Assistiamo da tempo all’evoluzione del cantiere in piazza Manno”, ha spiegato una docente dell’istituto. “Sono tante le colate di cemento e le opere già concluse, ma ciò che aspettiamo con più ansia è il ritorno di un po’ di verde, che possa donarci dell’ombra in quelle che si apprestano a essere delle giornate molto calde, con l’arrivo della primavera”.
Con i lavori è stato spostata magnolia che era davanti alla scuola. “Ne sentiamo la mancanza”, ha commentato la docente. “Era il nostro punto di ritrovo. Nei giorni scorsi il sole stava già picchiando sulla facciata e si sentiva la mancanza della sua ombra. I lavori nella piazza erano doverosi, perciò è giusto che venissero fatti, ma speravamo ci fossero più aiuole. Non dobbiamo dimenticare l’importanza degli alberi, anche in funzione della lotta al cambiamento climatico. Non avrebbe guastato la loro presenza”.
Nei giorni scorsi è stata approvata la seconda variante in corso d’opera presentata il 9 febbraio dalla direttrice dei lavori, l’architetta Piera Bongiorni, e firmata dall’impresa appaltatrice Ghiaccio. Con il nuovo progetto è prevista la valorizzazione della pavimentazione a scacchiera, del pozzo e dei resti di Port’e Mari. L’altra novità è la creazione provvisoria di un prato verde lungo le mura dell’ex reggia giudicale, in attesa di finanziamenti per indagini archeologiche approfondite.
Per gli alunni della scuola e i loro insegnanti la speranza è l’ultima a morire. “Siamo dispiaciuti che nel progetto non siano state contemplate più aree verdi”, ha concluso l’insegnante. “Non vediamo comunque l’ora di vedere il risultato. Nei nostri sogni, gli spazi alla destra e sinistra dell’ingresso rimasti senza mattonelle accoglieranno un po’ di verde. Chissà, noi ci speriamo”.
