Mercoledì, 13 marzo 2024
Prima il prato curato, poi l’altra faccia della medaglia, con il verde ordinato che ormai è soltanto un ricordo, nella zona delle ex Case Minime, a Oristano. La segnalazione arriva da un lettore, che ha documentato il prima e il dopo con numerosi scatti fotografici, tra via Arborea e piazza Abis.
“Noi residenti”, dice il lettore, “abbiamo notato che da pochi mesi il verde non viene più curato come prima. L’erba non viene tagliata regolarmente, i prati ormai presentano cespugli di erbe di diversi tipi e sembrano in totale stato di abbandono”.
“Che cosa è cambiato da un anno a questa parte alla Oristano Servizi? Queste zone”, conclude l’autore della segnalazione, “fino a un anno fa erano mantenute con cura e si presentavano in ben diverse condizioni”.
Dai ma veramente stiamo ancora a fare queste segnalazioni… è da oltre un anno che la città è in totale stato di abbandono per ciò che riguarda la manutenzione del verde come dei marciapiedi e basta scorrere indietro le decine di segnalazioni riportate proprio da questo sito. Ogni volta o silenzio assoluto da parte dell’assessore competente oppure articolo di facciata con operai che sistemano una zona…ma la realtà è sotto gli occhi di tutti…e non parliamo delle frazioni… Torregrande, Sili, Donigala…per carità. Si sono pure concessi di sospendere le attività per presentarsi alle elezioni e per fortuna che non sono entrati in giunta anche se all’opposizione…
Ma non è solo quella zona ad essere lasciata in condizioni disastrose, dovete venire a donigala, restano mesi senza fare la manutenzione,in più non vengono portati gli alberi da mesi.
Un tappeto erboso per essere ben tenuto ha bisogno di quattro concimazioni all’anno, sennò si dirada e le infestanti prendono il sopravvento.
Irrigazione razionale con quantità e orari giusti e sfalcio settimanale.
a piedi attraverso spesso i cosiddetti giardini chiamati del melograno, dietro piazza Sant Efisio, l’erbaccia è così alta che i padroni dei cani devono girovagare per ritrovare i loro animaletti. Senza raccogliere le deiezioni naturalmente. E pensare che a febbraio, mese di elezioni regionali, i giardinieri sono passati due volte.