Martedì, 19 marzo 2024
Solo cinque mesi fa aveva minacciato azioni di protesta clamorose se non avesse ricevuto i presidi monouso ad assorbenza: voleva buttarsi per terra davanti agli uffici Asl e chiamare i carabinieri. Ora il problema si è riproposto e Maria Gabriella Orrù, 73 anni e una invalidità al 100%, aiutata dal figlio Dario, si è rivolta direttamente al Governo.
“Sabato scorso ho chiamato Palazzo Chigi e parlato della situazione di mia madre con un funzionario, forse il Capo di Gabinetto, della Presidenza del Consiglio, il quale mi ha fornito la mail della presidente, alla quale ho scritto. Non mi fermerò qui per risolvere la questione di grave di malasanità in cui vive mia madre e come lei tante altre persone con disabilità”, spiega Dario Orrù, 33 anni, che da solo si occupa della madre.
La donna, dopo alcuni mesi di consegne regolari, dallo scorso 10 marzo non riceve i panni igienici che il sistema sanitario regionale dovrebbe erogare gratuitamente: “Io nel frattempo, per non rischiare mi sono messo in moto”, commenta Dario Orrù. “Ho contattato la direzione generale della Asl e anche il corriere con il quale riceviamo i presidi, il quale non ha la bolla di consegna. Sembrerebbe che alla scadenza del contratto la ditta abbia ricevuto una proroga, temo che la cosa faccia slittare ulteriormente le consegne”.
“Questa mattina ho ricevuto anche una mail dal servizio numero verde della Santex spa, che mi ha rassicurato che avrebbe sollecitato la consegna”, continua Orrù, lamentando i disagi che vive la madre.
“Attualmente, quando può, sta acquistando i panni in farmacia con i soldi della pensione, ma un pacco da 14 pezzi arriva a costare anche 12 euro e copre a mala pena qualche giorno della settimana. Non si può andare avanti così, non è umano e rispettoso dei malati”.
E quando i panni finiscono, la donna è costretta a escogitare alternative.
“Non posso permettermi di comprarli per l’intero mese”, spiega la stessa Maria Gabriella Orrù. “Capita che mi ritrovi ad usare asciugamani da bidè, ma sono tutta bagnata fino alla testa”.
“Vorrei solo che le cose che mi spettano di diritto mi venissero date”, conclude.
Non è la prima volta che gli utenti denunciano gravi ritardi nella consegna di panni e traverse, che dovrebbe essere forniti dal Servizio sanitario. Sui ritardi cronici nella consegne dei presidi gli anni passati aveva presentato una interrogazione il consigliere regionale Michele Ciusa, del Movimento 5 Stelle. La scorsa estate era stata la collega Desirè Manca a risollevare il problema.
La società che ha vinto l’appalto regionale è la Santex: dovrebbe consegnare i presidi direttamente al domicilio degli utenti con cadenza trimestrale (in precedenza i presidi venivano consegnati tramite le farmacie convenzionate) e questa modalità ha aumentato notevolmente i disagi. L’azienda negli ultimi mesi si è rivolta a diverse ditte per il trasporto, che cambiano di frequente.