A Oristano un tavolo permanente di confronto e partenariato pubblico-privato

Approvata in Consiglio una mozione presentata dal centrosinistra

La seduta di ieri del Consiglio comunale – Foto Ufficio Stampa Comune di Oristano

Venerdì, 15 marzo 2024

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato all’unanimità una mozione urgente per l’istituzione del tavolo permanente di confronto e partenariato pubblico-privato, presentata dei consiglieri della minoranza di centrosinistra Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Umberto Marcoli, Massimiliano Daga, Maria Obinu, Giuseppe Obinu e Francesco Federico.

Efisio Sanna (Oristano più) l’ha illustrata evidenziando come in passato la concertazione tra pubblico e privato, frutto di una mobilitazione e di una tensione politica, abbia portato a importanti risultati come il patto territoriale: “È stato uno dei rari episodi di progettazione dal basso. Erano anni fecondi per la politica oristanese. Oggi tutto questo si è perso, nel territorio e in città, e ha coinciso con la crisi della rappresentanza che interessa i partiti ma anche il mondo delle associazioni. La chiusura della Provincia quale ente intermedio ha accentuato questo fenomeno, rendendo ancora più importante riconoscere il ruolo di capoluogo per Oristano”. 

La mozione impegna il sindaco Massimiliano Sanna e la Giunta a proseguire con la valorizzazione dei tavoli tematici e promuovere l’istituzione – nelle forme più consone e consentite – del tavolo permanente di confronto e partenariato pubblico/privato di Oristano, composto da rappresentanti delle forze sociali, delle istituzioni, degli organismi associativi delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della società civile.

Il documento approvato, inoltre, impegna il primo cittadino e l’esecutivo a dotare il tavolo permanente di organizzazione e missione finalizzati a promuovere la crescita e lo sviluppo sostenibile della città di Oristano e del territorio, nel quadro della programmazione comunitaria, nazionale e regionale e facilitare il dialogo e la conoscenza tra gli enti e i soggetti interessati al fine di concretizzare sinergie e sviluppare una rete di rapporti, analisi, proposte e soluzioni.

“La politica non può pensare di essere autosufficiente”, ha detto Carla Della Volpe (Oristano più). “Deve chiamare a raccolta la società organizzata per elaborare linee di sviluppo sostenibile della città anche se le scelte spettano alla politica”.

Il sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito sottolineando l’importanza del confronto e della condivisione alla partecipazione del bene pubblico è fondamentale. “Questo è il caposaldo della nostra amministrazione”, ha detto il primo cittadino. “Ogni giorno”, ha aggiunto, “mi confronto con i cittadini e nella mia agenda un giorno alla settimana è dedicato a ricevere i cittadini per ascoltarne i problemi, ricevere segnalazioni, confrontarci sui temi a loro cari. Chiunque può chiedere un appuntamento: associazioni, commercianti, disoccupati, persone con problemi legati alla disabilità, cittadini con problemi di tipo sociale. Il confronto è continuo, e particolarmente proficuo, con le altre rappresentanze istituzionali, con le forze dell’ordine relativamente ai problemi della sicurezza e con i sindacati con cui abbiamo siglato un protocollo d’intesa”.

“Dialogo, confronto, collaborazione e condivisione”, ha proseguito Massimiliano Sanna, “sono fondamentali per chi vuole amministrare. Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare il mandato che ci è stato affidato dagli elettori, il programma elettorale per il quale siamo stati scelti e le conseguenti linee programmatiche, approvate da questo Consiglio, che sono la base delle nostre azioni”. Sanna ha poi ricordato l’esistenza di tavoli attivi su argomenti specifici “perché è sui temi specifici che ci si può confrontare costruttivamente per trovare adeguate soluzioni. Concretezza è la parola d’ordine in questi casi. Non serve riempirsi la bocca di promesse che non portano a nulla. La creazione di singoli tavoli tematici è dunque fondamentale come quello della cultura già istituito da anni, quello ambientale già convocato dall’assessora Zedda, quello del terzo settore portato avanti dall’assessora Murru, quello delle attività produttive e del commercio”. 

“Il mio impegno”, ha concluso il sindaco Sanna “è la costituzione di singoli tavoli tematici sugli argomenti più rilevanti per la città, assegnandone il coordinamento agli assessorati, ed eventualmente per tematiche d’ambito un tavolo straordinario”. 

Nella seduta di ieri il Consiglio comunale si è occupato anche di interpellanze e interrogazioni. Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza firmata insieme ai consiglieri della minoranza di centro sinistra (Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Maria Obinu, Massimiliano Daga, Giuseppe Obinu e Francesco Federico) sullo stato e le prospettive del Fondo Creo. In particolare, è stato chiesto quali criteri di selezione siano stati utilizzati per concedere finanziamenti dal Fondo Creo alle imprese e ai professionisti interessati, quale sia l’ammontare dei finanziamenti erogati e come si intenda monitorare l’impatto dei finanziamenti sull’occupazione e lo sviluppo economico nell’area Oristano Est e, infine, quali iniziative siano state prese per promuoverne la conoscenza e la partecipazione attiva delle microimprese e dei liberi professionisti.

L’assessore al Bilancio Luca Faedda ha risposto spiegando che “il Fondo Creo è uno strumento che non ha avuto il successo sperato, forse a causa della competitività del mercato del credito. Gli interventi finanziati sono stati sette per un totale di 235.000 euro, effettivamente poco. Si sono utilizzati criteri di selezione trasparenti e ci si è avvalsi del supporto del Banco di Sardegna. Oggi il Fondo Creo di fatto è estinto e le risorse sono state utilizzate per altre finalità”.

“Prima di estinguerlo”, ha replicato Marcoli, “sarebbe stato meglio pensare di rimodularlo”. 

L’assessore Luca Faedda ha poi risposto all’interrogazione dei consiglieri Umberto Marcoli, Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Maria Obinu, Massimiliano Daga, Giuseppe Obinu e Francesco Federico sull’efficacia del controllo analogo sulle società partecipate. Con l’interrogazione si chiedeva se le società soggette a controllo analogo hanno adempiuto all’obbligo di trasmettere i verbali dell’assemblea societaria entro 15 giorni dalla loro approvazione, e copia del bilancio approvato entro 30 giorni dalla sua approvazione, se hanno inviato entro il 30 settembre di ogni anno, la bozza di budget per l’esercizio successivo e la bozza del piano di programma pluriennale, includendo gli obiettivi strategici, le attività e le dinamiche patrimoniali, economiche e finanziarie. Chiedeva inoltre se le società hanno trasmesso la relazione semestrale sull’andamento della situazione economico-finanziaria e un report semestrale degli indicatori qualitativi e tecnici, come previsto dai contratti di servizio e/o dalla carta dei servizi.

Per l’assessore Faedda “l’interrogazione evidenzia delle criticità che esistono. Il controllo analogo è efficace. Nel 2023 ha verbalizzato l’attività di indirizzo e di controllo. Ci sono ritardi nella produzione dei documenti da parte delle società che però devono fare fronte a carenze di organico amministrativo. La Oristano servizi non ha ancora adeguato il proprio statuto, anche per aprirsi al mercato esterno”.

L’ultima interrogazione è stata quella dei consiglieri di centrosinistra Massimiliano Daga, Maria Obinu, Giuseppe Obinu, Francesco Federico, Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Umberto Marcoli e Francesca Marchi sui disagi nella scuola dell’Infanzia di via D’Annunzio. L’assessore alla pubblica istruzione Luca Faedda ha risposto evidenziando che il tema della climatizzazione nel periodo estivo è ormai un problema che riguarda tutti i plessi scolastici.

“Bisogna capire se ci sono linee di finanziamento da cui attingere risorse per realizzare gli interventi. Finora”, ha detto Faedda, “per le scuole ci si è sempre concentrati sul riscaldamento, ma è evidente che occorre prevedere interventi anche per il rinfrescamento degli edifici scolastici. Un’ipotesi potrebbe essere quella di utilizzare dispositivi mobili, ma alla base di tutto occorre individuare le risorse”.

“I canali di finanziamento esistono e li abbiamo segnalati all’amministrazione”, ha replicato Massimiliano Daga (Pd).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome