Emozione e premi alla festa per i 60 anni del Lions Club di Oristano

L'associazione filantropica era nata in città nel febbraio 1964

Francesco Redaelli e Michele Alessandro Martella – Foto Lions Club Oristano

Giovedì, 29 febbraio 2024

Il Lions Club Oristano ha celebrato il suo 60° anniversario con una grande manifestazione al Mistral 2. L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il prefetto Salvatore Angieri, il governatore del Distretto 108L Michele Alessandro Martella con il suo staff, e monsignor Gianfranco Murru, delegato del vescovo di Oristano.  

Il presidente locale dell’associazione filantropica Francesco Redaelli ha voluto ricordare e ringraziare, non trattenendo l’emozione, “quegli amici che nel febbraio del 1964 fecero nascere il Lions Club di Oristano, tracciando un solco che ancora oggi guida il nostro club lungo un percorso di amicizia, solidarietà e servizio disinteressato”.

“Un grazie particolare”, ha detto Redaelli, “lo voglio rivolgere anche a tutti quegli amici che oggi non sono più tra noi, ma che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente e con i quali ho condiviso anni stupendi e che mi hanno insegnato con il loro incondizionato we serve che cosa significhi essere Lions”.

Nel corso della manifestazione sono stati premiati alcuni soci che si sono particolarmente distinti  per il loro impegno nel club. La serata è stata inoltre l’occasione per ripercorrere la storia del Lions Club Oristano e per ricordare quanto fatto in favore della comunità locale. Il Club ha contribuito a sostenere numerosi progetti in ambito sanitario, sociale e culturale, con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone.

Il presidente Redaelli ha ricordato che si è spaziato dalla casa di accoglienza di Cagliari per supportare malati oncologici e i loro familiari, alla realizzazione di diverse conferenze su diabete, melanoma, terza  età e non ultimo sui disagi giovanili. “Ma ci siamo concentrati anche sulla ricerca accurata di tutti i portali di Oristano e provincia, da cui è nata una nostra pubblicazione”, ha aggiunto, “senza dimenticare l’acquisto di due cani guida per non vedenti e l’allestimento della stanza giochi dell’ospedale San Martino. Proprio al nosocomio durante il Covid-19 abbiamo fornito mascherine, guanti e camici per medici e infermieri. E abbiamo promosso la piantumazione della rotonda di Brabau, abbellendo l’ingresso ovest di Oristano. Non meno importanti sono le due borse di studio che ogni  anno vengono riconosciute a studenti meritevoli per aiutarli nell’intraprendere il percorso universitario”.  

“Il Lions Club Oristano”, ha concluso Redaelli, “è oggi un punto di riferimento per la città e per il territorio, grazie all’impegno costante dei suoi soci che dedicano il loro tempo e le loro energie per migliorare la vita delle persone”.

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