Cresciuta tra rosette e mesitta, a Giorgia Mugheddu la Camelia 2024

Cerimonia dedicata quest'anno a Enrico Fiori

Giorgia Mugheddu e Gabriella Collu

Martedì, 6 febbraio 2024

È Giorgia Mugheddu la donna di Sartiglia premiata con la Camelia 2024, l’ormai noto riconoscimento assegnato ogni anno dal Gremio del Cavaliere Infinito e dall’ordine della Camelia per omaggiare una delle tante donne che, come recita la pergamena ufficiale, “hanno contribuito e contribuiscono con amore a conservare la tradizione più intima, più sacra e più bella della Sartiglia”.

“Giorgia è la testimonianza di come anche le giovani generazioni in questi tempi votati al dio denaro possono continuare una tradizione antica con passione autentica senza altro interesse che non sia il semplice orgoglio di partecipare”, spiegano dall’ordine, raccontando come “quando Giorgia Mugheddu ha aperto la porta per accogliere la piccolissima delegazione capitanata da Gabriella Collu, prïóra dell’Ordine della Camelia, ha intuito lo scopo della visita ma ha stentato a crederci e ha commentato sono giovane… ci sono tante altre che meritano più di me….”

“Ma la scelta era stata ben ponderata”, la replica. “Giorgia ha respirato la Sartiglia in famiglia sin da quando era piccolissima col padre Raimondo, con gli zii Giovanni e Luigi, col fratello Gianluca e la sorella Giulia, col cugino Antonio… e come tutte le donne di Sartiglia si è sempre data da fare col massimo impegno: rosette e aiuti di ogni tipo sino al 2002 quando ebbe il primo incarico ufficiale, quello di portare il cesto per il gremio. E poi nel 2007 quando fu massaiedda per suo fratello Gianluca. Negli anni seguenti portò ancora i cesti, fu addetta agli aghi, portò la maschera, sa Pippia ‘e maju e per molte altre volte è stata massaiedda”.

Ecco la risposta alla domanda su quale era stato il suo ricordo più intenso: “Nel 2014, il Componidori era Emanuela Colombino. Il giorno prima della Sartiglia diluviava, si rischiò di non correre ed ero tristissima. Poi invece la Sartiglia si tenne. Ricordo che sprofondavamo nel fango… per giunta riprese a piovere. Il momento più bello fu al termine della svestizione. Eravamo tutti fradici. Incrociai lo sguardo sorridente di Emanuela e ci abbracciammo. Tutta la tensione, tutta la stanchezza, tutta la preoccupazione si erano dissolte e l’acqua piovana si era confusa con le nostre lacrime di gioia”.

Quella assegnata a Giorgia Mugheddu sarà la decima Camelia. In principio, nel 2015, fu Angela Solinas, poi Gabriella Collu (’16), Maria Teresa Mereu (’17), Matilde Carta (’18), Anna Paola Corona (’19), Anna Contini (’20), Stefania Pinna (’21), Pina Soddu (‘22) e Patrizia Pala (’23).

La massaiedda della nota famiglia legata al mondo della Sartiglia riceverà la bellissima ceramica realizzata e donata come sempre dall’artista Alessandra Raggio il prossimo 12 febbraio, alle 20, al Teatro Garau, nel corso della 17° rassegna di Cori Tradizionali Sardi “Cantando a carnevale” organizzata dal Coro Maurizio Carta. La cerimonia sarà dedicata a Enrico Fiori, tra i fondatori de “Il Cavaliere e la Camelia”, morto lo scorso anno.

“Individuo travolgente, ricco di energia, di allegria, di generosità; dotato di una straordinaria capacità organizzativa e di un talento innato nel coinvolgere le persone”, lo ricorda l’ordine che si augura che “il Comune di Oristano sappia trovare il modo di ricordarlo adeguatamente perché lo merita, perché è giusto, perché certi esempi positivi non devono essere dimenticati”.

Giorgia Mugheddu veste il fratello Gianluca

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