In una mostra all’Unla scatti di viaggio tra Bali, Giappone, Thailandia e Marocco

A curarla l'operatrice culturale Federica Marras

La locandina della mostra fotografica Ba Gia Ta Ma

Domenica, 7 gennaio 2024

Una mostra fotografica alla scoperta di Bali, Giappone, Thailandia e Marocco. All’Unla di Oristano arriva Ba Gia Ta Ma, a cura dell’operatrice culturale Federica Marras. L’inaugurazione sarà martedì prossimo, 9 gennaio, alle ore 16 nella sala “Mediateca Marina Pala”. L’esposizione sarà visitabile fino a venerdì 16 febbraio, negli orari di apertura del Centro servizi culturali, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Una bambina dall’espressione timida e pensierosa siede all’ingresso della sua casa nell’isola di Bali. Nella foto accanto, due donne vendono i loro prodotti al mercato di Ubud. In Giappone, per le vie di Kyoto, passeggiano le coloratissime geishe con i loro abiti e trucco tradizionali. Al mercato di Rawaii, in Thailandia, un bambino sta in piedi sopra un tronco con lo sguardo fisso sull’orizzonte. In una baracca vicina, due donne stanno sedute in silenzio una accanto all’altra. In Marocco, all’interno della medina di Marrakech, un uomo è circondato dai colori delle sue stoffe appese e un anziano, seduto in terra tra vari oggetti, viene illuminato da un potente fascio di luce.

La fotografia occupa un posto speciale nella vita di Federica Marras e nella dimensione del viaggio trova il suo sodalizio. Il viaggio è per lei un’esigenza di vita, metro conoscitivo e di esplorazione di se stessa attraverso il mondo. La macchina fotografica diventa in quei momenti l’estensione di uno sguardo di passaggio che immortala in immagine l’istante catturato dall’anima.

Federica Marras nasce a Oristano il 13 febbraio 1987. Dopo il diploma si trasferisce a Cagliari e poi a Siena, dove si laurea in Storia dell’arte. In questo periodo si crea il legame con la fotografia, in particolare durante il suo primo viaggio di volontariato nel 2009 in Africa. Si trasferisce a Siviglia per il progetto Erasmus, poi a Edimburgo per un breve periodo e di nuovo a Siena dove si ferma per lavoro. Ma il richiamo della vita vicino al mare, della sua isola, diventa sempre più forte e, dopo lunghi viaggi, la Sardegna è di nuovo la sua base. Diventa guida turistica e lavora in ambito turistico e culturale. Dal 2020 è operatrice culturale al Centro servizi culturali Unla di Oristano.

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