Bollino rosa all’Ospedale San Martino di Oristano, per l’attenzione alle pazienti

Cerimonia di premiazione al Ministero della Salute

Il direttore sanitario Antonio Maria Pinna, la direttrice del reparto di ginecologia Francesca Campus, la referente aziendale per “Onda rosa” Maria Caterina Vallese e il direttore generale della Asl 5 Angelo Maria Serusi

Venerdì, 1° dicembre 2023

Un nuovo Bollino rosa per l’ospedale San Martino di Oristano: è stato premiato dalla Fondazione Onda per la qualità dei servizi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle principali patologie femminili e a quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in un ottica di genere.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri presso il Ministero della Salute, nell’auditorium Biagio d’Alba. Insieme al presidio sanitario della città, hanno ricevuto il riconoscimento per il biennio 2024-2025 altre 366 realtà di tutta Italia.

A ritirare il riconoscimento per la Asl 5 di Oristano e per l’ospedale San Martino c’erano la dottoressa Maria Caterina Vallese, referente aziendale per “Onda rosa”, e la dottoressa Francesca Campus, direttrice del reparto di Ginecologia.

“Un motivo di orgoglio e di grande soddisfazione per l’azienda sanitaria oristanese poter contare su un ospedale cittadino a misura di donna e con un’attenzione particolare ai servizi offerti all’universo femminile, ma, in generale, a tutti i pazienti, uomini e donne”, hanno commentato il direttore generale della Asl 5, Angelo Maria Serusi, e il direttore sanitario, Antonio Maria Pinna.

Alla cerimonia di premiazione a Roma è intervenuto con un video anche il ministro della Salute Orazio Schillaci. “Una cerimonia emozionante alla presenza di molte autorità”, ha detto Caterina Vallese, “si è parlato di temi importanti, come l’importanza del triage rosa nel pronto soccorso, la gestione del dolore con un’esperienza dall’ospedale Niguarda, le crisi d’ansia delle donne ma anche la prossima assegnazione di un bollino azzurro, legato alla cura dei tumori alla prostata”.

Sono numerosi i servizi dedicati alle pazienti nell’ospedale San Martino: un esempio è l’attivazione lo scorso settembre della nuova sala chirurgica del blocco parto nel reparto di Ginecologia, che serve a effettuare i cesarei, a garanzia della sicurezza della mamma e del nascituro anche in situazioni d’emergenza. “Ci sentiamo coccolate e seguite in ogni momento. Un reparto che merita di essere conosciuto e valorizzato”, hanno commentato alcune mamme ricoverate.

Un premio al lavoro svolto in tutti i reparti e le unità operative dell’ospedale oristanese e all’attenzione dedicata in particolare alle donne. “Una gratificazione importante per chi si spende ogni giorno, per chi ci crede davvero”, ha affermato proprio la dottoressa Campus, “per tutto il personale sanitario che sostiene le donne dall’infanzia alla gravidanza, dal periodo della menopausa sino all’età geriatrica. Un riconoscimento che ci trasmette nuovo entusiasmo per continuare a credere nel lavoro che facciamo. Averlo ricevuto aumenta il senso di coesione di noi tutti e tutte verso il nostro ospedale”.

Il direttore generale ha aggiunto: “Un bollino rosa che testimonia la crescita complessiva dell’ospedale San Martino e il miglioramento e l’implementazione dei servizi e delle prestazioni offerte in molti reparti. Un risultato che comprova l’attenzione costante di questa direzione generale al nosocomio cittadino”.

È cresciuta la rete degli ospedali italiani che possono fregiarsi del bollino rosa per il biennio 2024-2025. Rispetto al biennio precedente, gli ospedali premiati sono passati da 354 a 367. Oltre a una crescita numerica, registrato un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso bando a 126 di questa edizione; altre 188 strutture hanno conseguito due bollini e 53 un bollino.

Francesca Merzagora, presidente della Fondazione Onda, ha sottolineato: “Gli ospedali premiati con il Bollino rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza”.

“Il Bollino rosa rappresenta per la popolazione l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”, ha aggiunto Merzagora.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini rosa è avvenuta grazie a un questionario di 500 domande, divise in 15 aree specialistiche, più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.

Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente della Commissione Bollino rosa, ha concluso: “I Bollini rosa sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità e assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Mi auguro che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo”.

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