A Oristano un dibattito sulle energie rinnovabili

Lo promuove la Fondazione Enrico Berlinguer, insieme all'associazione Oristano e Oltre

Una pala eolica – Foto d’archivio

Martedì, 5 dicembre 2023

“Acqua, sole e vento: beni comuni o merci?” È il tema del dibattito promosso dalla Fondazione Enrico Berlinguer in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Oristano e Oltre. L’appuntamento è per domani, mercoledì 6 dicembre, ore 17.30 in Via Canepa 60, a Oristano.

L’incontro sarà coordinato da Gabriele Calvisi della Fondazione Enrico Berlinguer. Interverranno Giampiero Vargiu, presidente dell’associazione di promozione sociale Oristano e Oltre, Maria Obinu, segretaria provinciale del Pd e capogruppo dem nel Consiglio comunale di Oristano, Davide Carta, responsabile transizione energetica segreteria regionale del Pd, Graziella Schintu di ConfApi Sardegna e il sindaco di Siamaggiore Davide Dessì.

Le conclusioni saranno affidate a Maria Del Zompo, già rettrice dell’Università di Cagliari.

Durante l’incontro sarà distribuito il quaderno della Fondazione Enrico Berlinguer “Energie rinnovabili, sole e vento, beni comuni o merci?”.

“La transizione verso un modello di produzione e di consumo dell’energia in grado di conseguire entro il 2050 la neutralità climatica segna un cambiamento epocale con ricadute forti di carattere generale. La missione della transizione energetica”, si legge in una nota della Fondazione Enrico Berlinguer, “è stata affidata, in misura sostanziale, al capitale privato e al mercato, seppure regolato. Noi ci chiediamo se tale affidamento sia l’approccio socialmente giusto e anche quello più produttivo di buoni risultati per l’interesse generale. La domanda è tanto più necessaria alla luce dei clamorosi fallimenti del mercato dell’energia, evidenti già prima dell’esplosione della crisi innescata dall’aggressione della Russia all’Ucraina”.

“Partendo dalla critica di alcuni capisaldi delle politiche di liberalizzazione e di privatizzazione a trent’anni dalla loro introduzione in Italia e nell’Unione europea”, prosegue la Fondazione Enrico Berlinguer, “ci siamo chiesti se il sole, il vento, l’acqua, il territorio, il paesaggio siano beni comuni da usare con chiaro beneficio per l’interesse generale e per le comunità o se siano da trattare come pure merci, ancorché particolari, da affidare in via esclusiva al mercato e allo sfruttamento del grande capitale privato. È un interrogativo cruciale per la sinistra poiché demarca il campo degli interessi difesi. Non basterà, infatti, dirsi tenacemente contro le energie fossili ed a favore delle rinnovabili, sebbene questo sia indispensabile. Bisogna interrogarsi sul come fare la transizione, sulla compensazione dei costi sociali e sulla distribuzione dei benefici”.

1 commento

  1. Fotovoltaico e pale eoliche non rappresentano un bene per l’ambiente, al contrario lo deturpano! Per il fotovoltaico si pone il problema dello smaltimento dei pannelli, quindi, mi pare rappresenti un problema importante per l’ambiente. Entrambi deturpano l’ambiente sotto l’aspetto estetico; inoltre l’eolico, con la potenza delle pale, crea problemi alla salute della fauna e del mondo marino. Ci si domanda, tra le altre cose, quanto inquini una sola pala in acciaio nel momento della sua realizzazione!! Ci sono stati come la Francia, che stanno puntando sull’energia osmotica, ossia quel tipo di energia pulita, che si origina dall’incontro tra l’acqua dolce e quella salata. Il mare non ci manca, i fiumi ci sono… Perché non riflette su questa alternativa molto più sana?

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