“Ora basta, cessate il fuoco”: anche a Oristano un corteo per chiedere pace in Palestina

Promossa dall'Anpi provinciale, ha già ricevuto l'adesione di numerosi movimenti, associazioni e partiti

Un bimbo ferito viene portato via da una zona bombardata a Gaza – Foto del giornalista palestinese Motaz Azaiza

Lunedì, 27 novembre 2023

Anche a Oristano si sfila per chiedere il cessate il fuoco nelle zone di guerra in Palestina e lo stop ai bombardamenti nella striscia di Gaza.

La manifestazione per la pace è in programma sabato prossimo, 2 dicembre. La promuove l’Anpi provinciale, guidata dalla presidente Carla Cossu, e già numerosi gruppi, associazioni e partiti hanno dato la propria adesione.

“Vedo immagini, in particolare di bambini, che mi strappano il cuore”, ha commentato la presidente dell’Anpi. “E mi sento nel mio piccolo di dover fare qualcosa. Nessuno potrà dire io non lo sapevo”.

Lo scorso anno la manifestazione promossa per chiedere la pace aveva portato in piazza circa 300 persone: “Non me lo aspettavo”, ha fatto sapere Carla Cossu, “speriamo che anche quest’anno possa venire parecchia gente”.

Il corteo partirà alle 10 da piazza Cattedrale e percorrerà il centro storico cittadino, fino a piazza Eleonora, dove è in programma un intervento di don Ettore Cannavera.

La manifestazione sarà anticipata da un incontro, in programma alle 9 nel salone parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in via Pergolesi.

Con l’ANPI Sardegna, hanno già aderito alla manifestazione Ardauli Antifascista; Associazione Antonio Gramsci; Associazione DOMUS Oristano; Associazione Granate Rosa; CGIL Oristano; Circolo PD Oristano; Cittadinanza Attiva Oristano; COBAS Scuola Sardegna; Collettivo Comunista (marxista-leninista) Nuoro; Comitato No armi -Trattativa subito; Comitato per il Diritto alla salute della provincia di Oristano; Comitato sardo per il NO all’Autonomia differenziata; Democrazia Solidale DEMOS; Medicina Democratica; OSVIC; Movimento 5Stelle; Partito Democratico Oristano, Partito della Rifondazione Comunista; Sinistra Futura; Tavola Sarda per la Pace.

La locandina

10 Commenti

  1. La signora Cossu ha il cuore “strappato” guardando i video dei bambini nella striscia di Gaza bombardata e va bene, ma come ogni persona di parte non ha il cuore “strappato” per i bambini uccisi volontariamente da Hamas nei kibbutz israeliani ne per lo scempio sui loro corpi. Se tira in ballo i bambini non può fare distinzioni. Anche questa redazione pubblica una foto di un giornalista palestinese ma non quella dei morti israeliani del 7 ottobre

    • La redazione dà notizia di un evento in cui si chiederà lo stop ai bombardamenti e sceglie una foto degli effetti dei bombardamenti.
      Lei può pensarla come vuole ma non ha il diritto di insinuare che per noi le vittime di questa ennesima tragedia in Palestina non siano tutte uguali.

    • Questa sua affermazione tendenziosa non merita risposta. La pensi come crede, ma cerchi di mantenersi umano. Il mio cuore si spacca davanti alle vittime innocenti. Punto.

      • Signora Cossu credo di essere molto più umano di lei perché non faccio distinzione politica e non mi schiero almeno per ciò che riguarda le vittime innocenti. Per me sono alla pari i bambini palestinesi della striscia così come quelli massacrati nei kibbutz

  2. Grosso errore la tregua con liberazione di decine di terroristi, accoltellatori e assassini.
    La guerra deve andare avanti fino all’estirpazione di hamas dalla striscia di gaza.

  3. Io non ho insinuato nulla ho solo preso atto. I bombardamenti li ha iniziati Hamas, se vogliamo essere precisi di questa tragedia, quindi avreste potuto pubblicare una foto di quelli

    • Se vogliamo essere ancora più precisi, proprio precisi precisi, potremmo anche pubblicare le foto dello scempio fatto dall’esercito israeliano e dai coloni nei Territori Occupati (quindi terra palestinese, dove Israele non dovrebbe stare) ben prima del 7 ottobre 2023. Se vuole gliela pubblico io la foto di uno dei pericolosi terroristi a cui IDF ha fatto saltare il cervello. Aveva tre anni.

  4. Io concordo con MM in fin dei conti anche Hamas ha bombardato soprattutto per primo e quindi non si possono fare distinzioni di bombe o razzi solo perché notoriamente la sinistra è contro Israele o pro Palestina fate voi. In casi come questi si deve essere neutrali al di là delle appartenenze politiche

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