Maxi-squalifica per l’attaccante, la Tharros minaccia vie legali

Al centro della polemica il lancio di una bottiglietta vuota che ha colpito alla testa il primo assistente dell'arbitro

Divisa da arbitro

Giovedì, 9 novembre 2023

Pesante squalifica per l’attaccante della Tharros Simone Calaresu, espulso lo scorso fine settimana all’intervallo della partita vinta per 1-0 dai biancorossi a Oristano contro il Calangianus. Il giudice sportivo ha fermato la punta per ben 10 partite.

La Tharros, intanto, non ci sta e, si legge in una nota del club, “chiederà ufficialmente l’autorizzazione per intraprendere azioni legali nei confronti della terna arbitrale coinvolta”.

Al centro della polemica il lancio di una bottiglietta vuota, che ha colpito alla testa il primo assistente dell’arbitro, al termine del primo tempo della partita. Il giudice sportivo ha scritto nel comunicato ufficiale pubblicato oggi che è stato il secondo assistente a identificare Calaresu quale responsabile.

“Tale condotta del Calaresu”, si legge nel comunicato ufficiale n° 56 pubblicato sul sito del Comitato sardo della Lnd, “è stata del tutto deprecabile, destinata a sfociare, così come è sfociata, in una condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’assistente arbitrale, ai sensi dell’art. 36, comma 1, lett. b del C.G.S., che prevede una sanzione minima di 8 giornate di squalifica, di talché appare equo squalificare il Calaresu per 10 gare effettive.

Nell’ultima partita sono stati espulsi anche Fabio Boi, Francesco Cabasino e Marco Alberto Lonis, tutti fermati per due partite.

2 Commenti

  1. Se lo ha veramente fatto 10 giornate sono anche poche. Sport …sportivi … vergogna… fossi nella società lo metterei fuori rosa altro che ricorso

  2. Ora i fenomeni del web inizieranno a inveire contro il giocatore…. Prima cosa, la partita è stata tranquilla e nessuno ha avuto da discutere con la terna arbitrale, quindi nessun motivo di lanciare una bottiglia di plastica (VUOTA) contro il guardalinee.
    Seconda cosa, c’è stato un diverbio tra un giocatore della Tharros e uno del Calangianus, Calaresu totalmente estraneo.
    Terza cosa, il tutto è successo nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi, con più di trenta persone in quel breve tratto, anche molto stretto, impossibile vedere con certezza chi possa aver lanciato la bottiglietta, che sicuramente non era diretta al guardalinee.
    Secondo il mio parere, le uniche due persone coinvolte in una lite (di qualche secondo) andavano espulse, gli altri sono stati semplici spettatori… La scelta di espellere Calaresu è grave, perché nei suoi confronti è stato dichiarato qualcosa di falso.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome