Venerdì, 3 novembre 2023
Un incontro con gli studenti e allestimenti in alcuni negozi del centro storico di Oristano. Così domani il Comando provinciale dei carabinieri di Oristano intende celebrare il “Giorno dell’Unità Nazionale” e la “Giornata delle Forze Armate”.
“Presso l’Istituto di Istruzione Superiore – Liceo Classico “De Castro” di Oristano, vi sarà un incontro con le classi 4^ e 5^ ginnasio finalizzato alla valorizzazione delle tradizioni e della memoria storica delle FF.AA., cui l’Arma dei Carabinieri fa integralmente parte sin dalla Sua fondazione, in epoca preunitaria, nel 1814, così come oggi che, di fatto, con il consolidamento in atti normativi di rango primario, i provvedimenti del 2000 e del 2010, svolge le funzioni, che risalgono a quelle origini, di difesa, polizia di sicurezza, polizia giudiziaria, protezione civile”, anticipa il comandante provinciale Steven Chenet. “L’Arma infatti quale Forza armata assicura lo svolgimento di una pluralità di compiti: dal concorso alla difesa della Patria, alla partecipazione alle missioni di mantenimento e ripristino della pace e della sicurezza internazionale, alla vigilanza e sicurezza di tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane all’estero; quale Forza di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza, invece, è impegnata nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica: dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi diffusi della collettività, cui sono dedicati reparti specializzati. In casi di pubbliche calamità, inoltre, l’Arma provvede ad assicurare la continuità del servizio d’istituto e concorre alla tutela del bene della collettività. Tra i suoi compiti militari figurano anche l’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria militare e, in via esclusiva, di polizia militare per le forze armate italiane”.
Dalla scuola alla piazza: “Nei negozi del centro storico di Oristano”, anticipa Chenet, “d’intesa con alcuni negozi selezionati, ci sarà l’esposizione di uniformi e cimeli dell’Arma in favore di tutti i cittadini”.
“L’Italia il 4 novembre ricorda, commemorando i suoi Caduti, l’Armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Stato unitario solo dal 1861, l’Italia entrò nel conflitto con ancora vive le emozioni e le convinzioni risorgimentali. Fu quella la prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno”, spiega il colonnello Steven Chenet. “L’impegno militare lungo il confine nord-orientale, dallo Stelvio agli altipiani d’Asiago, dalle Dolomiti all’Isonzo e fino al mare, fu la testimonianza di quel profondo sentimento di amor di Patria che animò i nostri soldati e gli Italiani in quegli anni. L’Italia dimostrò di essere una Nazione e alimentò questo senso di appartenenza con la strenua resistenza sul Grappa e sul Piave, fino alle giornate di Vittorio Veneto.
Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale”.
“Oggi, ai Caduti di tutte le guerre, in occasione del 4 novembre e nei giorni immediatamente precedenti, le più Alte Cariche dello Stato rendono omaggio recandosi nei Luoghi della Memoria”, conclude il comandante provinciale dei carabinieri di Oristano. “Le Forze Armate, ricordando la raggiunta unità nazionale, onorano il sacrificio di oltre seicentomila Caduti e di tante altre migliaia di feriti e mutilati, con sentimento di gratitudine che la festa del 4 novembre vuol mantenere vivo poiché è dall’esperienza della storia che nascono i valori irrinunciabili di una Nazione. Il significato del ricordo della Grande Guerra non è quello della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico, ma è quello di aver difeso la libertà, raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta”.