Colori, fiori e il vento tra i capelli nel murale donato all’Hospice per un pizzico di serenità

L'inaugurazione dopo l'interessante convegno sul fine vita

Daniele Rocchi, Bettina Brovelli e Antonio Brigato davanti al nuovo murale all’Hospice

Lunedì, 13 novembre 2023

Un murale per trasmettere serenità e leggerezza a pazienti, familiari e personale dell’Hospice di Oristano. È il dono dell’associazione Donatori Nati della Polizia di Stato, insieme all’artista oristanese Bettina Brovelli e all’imprenditore padovano Antonio Brigato.

L’inaugurazione dell’opera, avvenuta sabato mattina, è legata all’iniziativa promossa dall’associazione Komunque Donne e dall’associazione degli agenti donatori di sangue sui “Comportamenti sanitari appropriati quando la vita è al limite”. Hanno partecipato al convegno Salvatore Salis, responsabile della struttura semplice dipartimentale di Terapia antalgica – Cure palliative – Hospice dell’ospedale “C. Zonchello” di Nuoro; Filomena Panzone, oncologa dell’Hospice “Angela Nonnis” di Oristano; Emanuela Bilancetta, dirigente psicologo dell’Hospice – ADI della Asl di Oristano; e Andreina Vitellino, dirigente medico della ASL 8 di Cagliari ed esperta in agopuntura. 

Scopo del convegno, che ha riempito la sala dell’Hospitalis Sancti Antoni, era quello di contribuire a diffondere la cultura della pratica medica che dona sollievo alla sofferenza e al dolore.

L’opera di Brovelli è stata presentata proprio al termine del convegno e proiettata in anteprima, accompagnata da una poesia di Jorge Luis Borges, “Se potessi vivere di nuovo la mia vita”, recitata da Salvatore Salis, con le note della chitarra e del violino di Gianbattista Longu.

Il giorno dopo, nella Giornata nazionale delle cure palliative, il murale è stato inaugurato di fronte alle autorità e alle volontarie e ai volontari delle associazioni Komunque Donne e Donatori Nati della Polizia di Stato.
Il disegno creato dall’artista oristanese è stato trasferito sul muro con la tecnica tattoowall, messa a punto dall’artista imprenditore Antonio Brigato, titolare dell’azienda Grafic Report di Conseleve, contattato da Daniele Rocchi. Il murale stato realizzato su una parete interna dell’Hospice “Angela Nonnis misura 5 metri per 3.

“Sono soddisfatta della riuscita dell’evento”, ha detto Maria Luisa Albiero, presidente di Komunque donne. “Da questa esperienza ho constatato che sono molte le persone sensibili all’argomento e lo ha dimostrato il numero di partecipanti presenti all’evento”.

L’inaugurazione del murale

“Anche se poco, credo che un disegno, seguendo i principi della cromoterapia, possa riuscire a fare staccare dalla negatività del momento, anche soltanto per un attimo, così come la musica”, ha commentato Daniele Rocchi, vicepresidente dell’associazione Donatori Nati, dal quale è partita l’idea. “Ogni giorno si dovrebbe ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, ammirare un bel quadro, secondo il nostro coinvolgimento emotivo”.

Ringrazio l’associazione Komunque Donne per avermi scelto e accompagnato in questo percorso che ha condotto a più informazioni sulle cure palliative, sotto il segno della solidarietà. Ringrazio Bettina Brovelli, piacevole e simpatica persona, nota pittrice di Oristano, per aver donato una sua opera realizzata proprio per l’Hospice, un’immagine incantevole, luminosa, che trasmette tante emozioni positive e fa riflettere sul senso della nostra esistenza”, ha detto ancora Rocchi.

“La mia gratitudine va soprattutto ad Antonio Brigato, partito da Padova appositamente per fare questa donazione, ovvero riprodurre il dipinto di Bettina su una parete dell’Hospice, dove ha preso forma un vero e proprio murale. Lui è un brillante imprenditore, un uomo eccezionale, un avventuriero, uno scrittore, una persona che ascolteresti all’infinito per la spinta motivazionale che riesce ad esprimere. A suo modo, Antonio è un esempio per le nuove generazioni”.

“Insieme all’associazione Komunque Donne ringraziamo anche il Comune di Oristano e la Asl 5 per averci dato la possibilità di realizzare il convegno e il murale e il dottor Giuseppe Obinu, responsabile dell’hospice, per la sensibilità mostrata accogliendo da subito la proposta dell’opera”, ha concluso Rocchi. “Non posso dimenticarmi del mio amico e collega Andrea Brigo, senza di lui non avrei conosciuto Brigato, e non avremmo potuto realizzare il murale. Andrea è stato la congiunzione perfetta, il passepartout per aprire questo scenario di conoscenza, di apprezzamento alla vita”.

La sala gremita di pubblico durante il convegno
Gli organizzatori e le organizzatrici dell’iniziativa

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