Oristano, città un po’ più green. Sul podio per solare pubblico e basso inquinamento da ozono

Nella classifica di Legambiente e Il Sole 24 Ore conquista il 22° posto

Piazza Eleonora a Oristano

Lunedì, 23 ottobre 2023

Migliora Oristano nella classifica delle città più green elaborata da Legambiente e dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Con un punteggio di 65,98% conquista il 22 posto, ben 19 in più rispetto allo scorso anno.

Diciannove i parametri considerati per i quali ogni città capoluogo di provincia ottiene un punteggio normalizzato da 0 a 100. Il punteggio finale viene assegnato definendo un peso per ciascun indicatore che oscilla tre 3 e 15 punti, per un totale di 100. La mobilità rappresenta il 25% dell’indice, la qualità dell’aria il 23%, i rifiuti il 20%, l’ambiente urbano il 15%, l’acqua il 12% e l’energia il 5%

Tre le classifiche parziali nelle quali la città di Eleonora risulta in top ten: due sul fronte dell’aria e una relativa all’energia.

Oristano – con 27,77 – è seconda per solare pubblico. La classifica tiene conto della potenza installata in kilowatt su edifici pubblici ogni mille abitanti. Meglio della città di Eleonora solo Padova, che raggiunge il valore di 30,98 kw. Nessun’altra città sarda risulta nella classifica dei primi 10 capoluoghi di provincia.

Ancora un podio in seconda posizione (a pari merito con Pesaro, Messina e Salerno) per quanto riguarda la classifica sull’ozono, che tiene conto del numero di giorni di superamento della media mobile su 8 ore di 120 microgrammi per metro cubo. A Oristano è stato registrato un solo giorno di superamento del valore. Tra le città sarde nella top ten anche Nuoro e Cagliari, che fanno un po’ meglio di Oristano con 0 giorni di superamento della media e il primo posto (a pari merito con Rieti, Campobasso, Caserta, Chieti e Taranto)

Buono anche il piazzamento nella classifica che tiene conto del biossido di azoto, dove Oristano – con il valore di 12,5 – è settima. La classifica tiene conto della concentrazione media in microgrammi per metro cubo. Anche le altre province storiche sarde sono tra le prime 10 città: Sassari e Nuoro sono ottave, con 13,0 microgrammi per metro cubo (a pari merito con Catanzaro e Trapani) e Cagliari è 10 con 13,2 microgrammi per metro cubo.

“Nel corso degli anni, l’indagine ha più volte assegnato a Oristano posizioni di rilievo in ambito nazionale”, ha osservato il sindaco Massimiliano Sanna. “Negli ultimi tempi avevamo perso qualche posizione, ma nell’ultimo anno abbiamo compiuto un significativo passo avanti, posizionandoci al 22° posto tra i 105 comuni capoluogo, con una percentuale del 65,98%. Al di là dei problemi che pure ci sono, questo è il segno dell’attenzione che questa amministrazione riserva all’ambiente e che trova conforto nei riconoscimenti indipendenti che vengono assegnati alla città”.

“Accogliamo con soddisfazione questo risultato”, ha aggiunto la vicesindaca con delega all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda. “Il punteggio che viene assegnato alle città è calcolato in base al monitoraggio di 19 parametri in 5 macroaree: mobilità, aria, acqua, ambiente e rifiuti. La raccolta differenziata continua a essere un nostro punto di forza, ma sono particolarmente positivi i dati sulla qualità dell’aria (ozono e biossido di azoto), quelli sulla presenza degli impianti solari e sulla presenza del verde con oltre 58 metri quadri ad abitante”.

“Dal confronto con chi ha condotto lo studio ci ha confortato verificare che l’avanzamento di Oristano nella classifica è frutto di un miglioramento delle performance in vari settori”, ha detto Zedda. “In un quadro positivo vogliamo però concentrarci sulle criticità segnalate dal rapporto per individuare e mettere in pratica le soluzioni utili al loro superamento. L’indagine, ad esempio, segnala la presenza di soli 20 alberi per abitante e questo è un numero sul quale possiamo e vogliamo intervenire. Allo stesso modo si può migliorare sulle isole pedonali e sulle zone a traffico limitato. Altre criticità sulle quali sarà importante trovare soluzioni riguardano l’uso efficiente del suolo, la dispersione idrica, i rifiuti prodotti, il trasporto pubblico”.

Nella classifica complessiva solo Cagliari è in una posizione superiore a Oristano: con 68,68% si trova in 16° posizione, con un recupero di 7 rispetto all’anno precedente. Nuoro, con 60,91%, è al 39° posto ma ha fatto il salto di qualità maggiore, salendo ben 50 posizioni. Chiude Sassari, all’80° posto, con un punteggio di 47,67% e 18 posizioni più giù rispetto alla classifica precedente.

1 commento

  1. “Sta programmando…..come procedere alla rimozione …” Ma non dovrebbero avere già programmato prima dell’apertura del cantiere??
    “Si è trattato di un mero errore tecnico…”
    Almeno una giornata di lavoro e nessuno ha detto niente? Soldi e tempo buttati e va tutto bene?

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