Martedì, 24 ottobre 2023
Verranno presentati domani, mercoledì 25 ottobre, all’Unla in via Carpaccio a Oristano il libro di Daniela Piu Mea la fea e la collana Le Astarti: voci di ExCogita. L’appuntamento è alle 18. Oltre all’autrice sarà presente l’editrice Luciana Bianciardi. L’incontro è organizzato da ExCogita Editore e dal Centro Servizi Culturali Unla di Oristano.
Il libro – Mea è fea, brutta, o convinta di esserlo; cattiva, come dicono i maschi, a cui mai si concede. Soprattutto, però, Mea è insofferente: non ci sta dentro. Dentro le dinamiche sociali del paese in cui è nata e cresciuta, dove tutto sembra immutabile, teso a una feroce conservazione; dentro le maglie soffocanti dei rapporti familiari, che a volte nascondono segreti insostenibili; perfino dentro le proprie forme, che la costringono a camuffarsi in abiti cuciti su misura da una madre enigmatica, che le è insieme complice e nemica. Mea sogna di andarsene da quella Sardegna gretta e arcaica, e la passione per l’architettura la spinge fuori dai confini della sua terra. Ma il richiamo al tempo mentale e psichico dell’isola stende la sua ombra lunga anche sulle migliori intenzioni di Mea, incatenandola, ormai donna, a un bruciante senso di frustrazione e di sconfitta. Un diario schietto dal linguaggio ruvido e asciutto, un incedere rapido e circolare della scrittura che conduce a un epilogo di lucida rassegnazione.
La nuova collana di ExCogita – Astarte è un archetipo femminile fenicio di grande complessità, forza, autonomia, diffuso in tutte le culture semitiche, modello per le successive divinità pagane. Nell’iconografia appare nuda e armata, ed è attorno a questi due aspetti apparentemente antitetici che è stata pensata l’identità della collana. Nuda perché priva di orpelli, di sovrastrutture, autentica, sensibile ed esposta. Armata, invece, di parola, di voce, di sguardo, di coraggio e di intelligenza espressiva.
Daniela Piu – Nata a Sassari, è scrittrice e traduttrice. Ha pubblicato i romanzi “Esse di seta” (2019), “Tre ritratti” (2020), “A Funny Despair” (2021), “Mea la fea” e “Uminza” (2022), “Celestino e io” (2023). Ha firmato alcuni documentari, tra cui “P.I.S.Q.” (2006) e “Magna Istria” (2010), e ha tradotto i primi due romanzi di Isabel Suppé, “Una notte troppo bella per morire” e “Viaggi con Ronzinante”. Pubblica racconti su varie riviste. Il suo ultimo documentario è “Fertilia istriana” (2021).
Luciana Bianciardi – Nata nel 1955 a Grosseto, ha tradotto dall’inglese per più di vent’anni, ribaltando in lingua italiana autori come Joyce e Woolf; ha vinto il Premio Monselice per la traduzione nel 1983. Poi nel 1999 ha deciso di passare dall’altra parte del tavolo e a Milano ha fondato ExCogita. La casa editrice si propone di dare voce a molti narratori, poeti e saggisti che non trovano spazio nella grande editoria. Ha pubblicato, tra gli altri Luciano Bianciardi, Carlo Cassola, Gianni Brera, Paolo Pasi, Gilberto Finzi, Rossella Calabrò e Romana Rutelli.