Il trasporto pubblico su gomma a Oristano cambierà così. Nel 2024 nuovi bus elettrici e ibridi

Per ora le linee extraurbane non passeranno dal centro intermodale

Da sinistra Sandro Demurtas, Francesca Sulis, Carlo Poledrini, Massimiliano Sanna, Ivano Cuccu e Giovanni Uras

Giovedì, 28 settembre 2023

A Oristano cambia il trasporto pubblico su gomma, ma non sarà una rivoluzione, per ora. A partire da lunedì prossimo, 2 ottobre, saranno attive le variazioni del servizio urbano studiate per collegare la città al nuovo centro intermodale. Nessuna novità, al momento, per le linee extraurbane, quelle più utilizzate, specialmente da lavoratori e studenti pendolari: per motivi di sicurezza la Motorizzazione non ha dato il nullaosta tecnico al percorso cittadino con capolinea al polo intermodale. In sostanza, i bus più grandi, quelli da 12 metri, potranno passare da via Ghilarza soltanto quando verrà realizzata la tanto attesa rotonda all’incrocio con via Marroccu. Mancano però 400.000 euro promessi da tempo dalla Regione per quei lavori: non sono mai arrivati a Oristano.

In questa prima fase, le modifiche riguarderanno quindi il solo servizio urbano. Interessano principalmente le linee circolari interne a Oristano (linee 1, 2 e 3) e alcune linee dedicate alle frazioni, ossia la 7 per Tiria e la 10 estiva per Torre Grande: per tutte previsti sia un cambio di percorso che di capolinea, in modo da collegare il nuovo centro intermodale di via Ghilarza con la città e – nel periodo estivo – anche con la sua borgata marina. 

In particolare, la rimodulazione della linea 3 garantirà nella fascia del mattino un collegamento utile per studenti e lavoratori, che in futuro potranno raggiungere dal polo intermodale il centro città e i punti di maggior interesse, come le scuole e l’ospedale e viceversa. I nuovi orari e percorsi sono già consultabili sul sito ufficiale www.arst.sardegna.it.

Inoltre, entro il prossimo anno per il servizio urbano l’Arst attende 16 nuovi bus per Oristano e le frazioni. Nove saranno elettrici e di dimensioni ridotte, gli altri sette – per le borgate – saranno invece ibridi e lunghi 12 metri. Non solo: l’Azienda Regionale Sarda Trasporti ha previsto di destinare nel piano di investimenti triennale un milione di euro per la sistemazione e l’ammodernamento delle 200 fermate urbane di Oristano, guardando anche alla digitalizzazione delle informazioni.

Le novità sono state annunciate stamane nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e l’assessore alla Viabilità Ivano Cuccu, insieme al direttore centrale dell’Arst Carlo Poledrini, alla dirigente regionale Arst del Servizio automobilistico su gomma Francesca Sulis, al responsabile provinciale Arst del Servizio automobilistico su gomma Sandro Demurtas e al comandante della polizia locale di Oristano Giovanni Uras.

“Questa è una prima grande novità”, ha detto il sindaco Massimiliano Sanna, “per il servizio di trasporto pubblico urbano per la città di Oristano. È stata molto importante la collaborazione tra il Comune e l’Arst”.

“Purtroppo al momento non è possibile il trasferimento del servizio di trasporto pubblico extraurbano”, ha commentato l’assessore Ivano Cuccu. “La speranza è che arrivino presto i 400.000 euro che abbiamo chiesto alla Regione per realizzare la rotatoria tra via Marroccu e via Ghilarza. Oggi il Comune non ha le risorse per fare questo intervento. Il centro intermodale è un passaggio importante, anche nell’ottica del Piano urbano della mobilità sostenibile, che è in via di ultimazione e comprenderà anche le piste ciclabili cittadine”.

“La sfida dei centri intermodali, non solo a Oristano, non è quella di costruire infrastrutture, ma di trasformare spazi in luoghi e punti di riferimento per il trasporto pubblico”, ha detto il direttore centrale dell’Arst Carlo Poledrini.

“Le modifiche per il servizio di trasporto pubblico urbano”, ha spiegato la dirigente regionale Arst del Servizio automobilistico su gomma Francesca Sulis, “saranno da testare sul campo. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, siamo consapevoli che via via dovremo fare delle correzioni”.

7 Commenti

  1. Purtroppo mi pare che questo centro intermodale sia destinato a restare isolato dalla città se non si risolvono i problemi di Ponte Chiriggheddu e dei passaggi a livello, sembra che il progettista non se ne sia accorto. Forse avrebbero dovuto chiedere alle Ferrovie l’area con ingresso da via Nuoro, dove prima esisteva lo scalo merci

  2. Da queste dichiarazioni sembra che in Giunta tutti sapessero della necessità di questa rotatoria e della mancanza dei 400.000€ e allora mi chiedo… perché l’assessore ha continuamente sbandierato ai quattro venti l’apertura del centro intermodale e lo spostamento ARST per l’inizio delle scuole?

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