Bilanci approvati per Istar e Scuola civica di musica. In aula si parla di piazza Manno e infopoint

Discussa anche un'interpellanza urgente sui fondi per le povertà estreme

Foto d’archivio

Venerdì, 29 settembre 2023

Il Consiglio comunale di Oristano ha dato il via libera ieri ai bilanci di previsione 2023-2025 dell’Istar e della Scuola civica di musica. Entrambe le delibere presentate in aula dall’assessore alla Cultura, Luca Faedda, sono state approvate con i voti a favore della maggioranza; la minoranza si è astenuta.

Per l’Istituto storico arborense l’assessore Faedda ha spiegato che “per i prossimi due esercizi la Regione ha concesso un contributo straordinario aggiuntivo, che mi auguro diventi ordinario, di 50.000 euro. Grazie a queste nuove risorse la programmazione sarà più ricca sia per la parte scientifica che per quella divulgativa. Si pensa a un manuale sulla storia del Giudicato arborense per le scuole secondarie, letture pubbliche della Carta de Logu, conferenze nelle scuole e un convegno a novembre sul codice agrario di Mariano IV”. 

Le voci principali in entrata del bilancio dell’Istar sono i contributi ordinari della Regione e del Comune per 58.000 euro a da quest’anno gli ulteriori 50.000 euro della Regione.

Il presidente Antonio Iatalese ha illustrato i lavori della Commissione Cultura, evidenziando il voto finale a favore di quattro componenti su cinque.  La delibera è stata approvata con 16 voti a favore e 5 astenuti.

Per la Scuola civica di musica, l’assessore Faedda ha spiegato che le voci principali del bilancio derivano dalle quote degli alunni (35 euro per ciascuno dei 190 iscritti al triennio), il contributo regionale di 35.000 euro e quello ordinario del Comune di 9.000 euro, che si somma a un altro straordinario di 15.000 euro. “Le prospettive di crescita”, ha detto Faedda, “sono legate alla nomina del nuovo direttore, per cui è in fase di conclusione la selezione pubblica, e alla possibilità di sottoscrivere accordi con altri comuni per una scuola sovracomunale capace di intercettare nuove risorse”.

Iatalese ha riferito sui lavori della Commissione Cultura, che ha approvato il bilancio con quattro voti favorevoli, e ha esaminato le varie problematiche legate al funzionamento della scuola. Nel corso del dibattito, Francesco Federico (Oristano Democratica e Possibile), Maria Obinu (Pd) e Francesca Marchi (Oristano più) hanno sottolineato i ritardi nella pubblicazione del bando per il nuovo direttore e i difetti nella programmazione dell’attività dell’istituzione. 

Il sindaco Massimiliano Sanna ha ringraziato il direttore uscente per il lavoro fatto negli ultimi anni e ha ricordato le azioni avviate per il rilancio della Scuola civica di musica, a partire dal trasferimento nella sede di via Costa, dopo anni di forte calo di iscritti. La delibera è stata approvata con 15 voti a favore e cinque astenuti.

Il Consiglio si è poi dedicato all’esame delle interpellanze. Francesca Marchi (Oristano più) ha illustrato quella presenta insieme ai consiglieri Francesco Federico, Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Umberto Marcoli, Maria Obinu, Giuseppe Obinu e Massimiliano Daga sugli infopoint turistici, chiedendo notizie sulle intenzioni dell’amministrazione comunale riguardo l’apertura a Oristano e Torre Grande, sui motivi per i quali l’infopoint Sartiglia risulta aperto solo nei giorni feriali e sull’utilizzo delle somme incassate dal Comune di Oristano con la tassa di soggiorno del 2022.

L’assessore alla Cultura e al Turismo Luca Faedda ha risposto spiegando che per l’infopoint di piazza Eleonora si sta lavorando con la Regione su un accordo quadro, ancora da perfezionare, che tra le altre cose prevede l’apertura sette giorni su sette e un infopoint anche a Torre Grande. È previsto un contributo regionale di 100.000 euro. Faedda ha ricordato l’infopoint di piazza Eleonora ha aperto il 26 giugno e che l’apertura è garantita in particolari occasioni di maggiore presenza turistica. L’infopoint Sartiglia, infine, non può aprire tutti i giorni perché il personale non è sufficiente.

Francesca Marchi ha replicato evidenziando i ritardi e raccomandando per il futuro la necessità di programmare l’apertura in anticipo e di organizzarsi anche senza la Regione.

Francesca Marchi (Oristano più) ha illustrato l’interpellanza urgente presentata insieme ai consiglieri Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Umberto Marcoli, Maria Obinu, Massimiliano Daga, Giuseppe Obinu e Francesco Federico sullo stato dei lavori e delle ricerche archeologiche in piazza Manno. Ha chiesto a quanto ammontino le risorse stanziate per le indagini archeologiche, quali siano gli esiti degli scavi e delle indagini su quanto emerso, e per quale ragione si stia procedendo alla copertura tramite sabbia e cemento delle aree interessate al ritrovamento dei reperti storici.

L’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha risposto che la somma stanziata è di 138.000 euro: “C’è la possibilità di intercettare altri fondi. Abbiamo inviato la scheda alla Regione per reperire un milione di euro con cui finanziare gli scavi archeologici nella parte antistante il carcere. In via Episcopio è emersa una cinta muraria che potrebbe essere dell’antica chiesa. In accordo con la Soprintendenza è stata coperta con la sabbia per preservarne i resti e poi è stato gettato il cemento per procedere con la pavimentazione, come normalmente si fa in questo tipo di lavorazioni. Sono stati rinvenuti anche una pavimentazione a scacchiera e un pozzo”. 

Maria Obinu (Pd) ha illustrato l’interpellanza urgente presentata insieme ai consiglieri Giuseppe Obinu, Massimiliano Daga, Efisio Sanna, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Francesca Marchi e Francesco Federico sui fondi per le povertà estreme. “La cancellazione del reddito di cittadinanza”, ha detto Obinu, “ha acuito le problematicità delle famiglie in stato di difficoltà e che improvvisamente si sono trovate senza un supporto economico, alle quali vanno aggiunti quei nuclei familiari che non riescono a far fronte al pagamento delle bollette e alle spese quotidiane. Ci risulta che siano esauriti i fondi destinati alle povertà estreme. Chiediamo di sapere quali siano le misure in atto per far fronte alle emergenze economiche dei nostri concittadini più in difficoltà”.

L’assessora ai Servizi sociali, Carmen Murru, ha risposto spiegando che in seguito alla parziale abrogazione del reddito di cittadinanza il Comune ha riaperto termini del Reis per consentire ai più bisognosi di accedere alle risorse. “Non esiste alcun fondo comunale per le povertà estreme”, ha poi precisato, “abbiamo fondi a disposizione per i contributi economici straordinari che vengono gestiti dai servizi sociali per aiutare le famiglie in difficoltà. Il fondo dispone di 35.000 euro, integrato con altri 8.500, ma se servissero altre risorse integreremo ulteriormente”.

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