A Torre Grande abbattuti i primi pini sul lungomare. “Non vogliamo un’altra piazza Ungheria”

L'appello del Comitato per la salvaguardia dei pini, pronto a vigilare sull'avanzamento dei lavori

Le aiuole dei primi pini abbattuti sul lungomare – Foto dal gruppo Facebook “Dio salvi Torregrande”

Giovedì, 21 settembre 2023

Sono stati sradicati i primi pini sul lungomare di Torre Grande, nel tratto della passeggiata Eleonora d’Arborea di fronte alla Villa Baldino, il primo interessato dai lavori di riqualificazione. In totale, nella borgata marina di Oristano saranno una trentina i vecchi alberi che verranno sostituiti con nuovi.

“Quelli sradicati”, ha detto la presidente del Comitato per la salvaguardia dei pini, Anna Paola Cruciani, “erano esemplari di Pinus halepensis. Non erano certamente pericolosi, né erano malati. Non capiamo il senso di sostituire questi alberi, peraltro con altri Pinus halepensis. È un mistero”.

“Il lungomare necessita di una riqualificazione”, ha aggiunto Cruciani, “non lo abbiamo mai nascosto. Ma non vogliamo che venga trasformato in una nuova piazza Ungheria”.

Lo scorso giugno il Tar della Sardegna aveva respinto il ricorso contro l’abbattimento degli alberi. “Non abbiamo intenzione di promuovere azioni eclatanti”, ha detto ancora la presidente del Comitato, “non è il nostro modo di fare. Ma siamo pronti a vigilare giorno dopo giorno perché non si danneggino gli alberi che da progetto devono rimanere”.

“Invitiamo caldamente il sindaco e gli assessori a recarsi spesso a Torre Grande”, ha concluso Criciani, “verifichino di persona l’andamento dei lavori”.

Un Pinus halepensis prima dello sradicamento – Foto del Comitato per la salvaguardia dei pini

Il progetto da 4 milioni 335 mila euro, a cura del raggruppamento temporaneo di professionisti Dodi Moss – Studio Sulmona e Sab, è realizzato dalla impresa Cancellu di Nuoro che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 18,111% e avrà 365 giorni di tempo per concludere i lavori. Dal punto di vista economico è il più importante intervento tra quelli presentati dall’Unione dei Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti e dal Comune di Oristano, nell’ambito della programmazione territoriale.

Il progetto generale prevede la creazione di un unico percorso ciclo-pedonale che permetterà la fruizione dell’intero sistema territoriale, collegando idealmente la foce del Tirso al porticciolo turistico, consentendo un continuum con l’area dell’Unione dei Comuni del Sinis Terra dei Giganti.

14 Commenti

  1. sono morto con loro, non credo che non si poteva fare altrimenti. Forse mi sbaglierò ma il mio cuore sta piangendo per loro visto che mi hanno visto crescere e io idem, anche se loro sono più grandi di me. E poi ci chiediamo perché il clima sta cambiando! Io forse l’ho capito: perché noi non riusciamo a condividere glì spazi e li vogliamo tutti per noi. Buona serata a tutti

  2. Sono convinto che questi lavori inizieranno, o sono iniziati, ma sono convinto altrettanto del fatto che non avranno mai fine. Nel mentre Oristano e provincia non solo saranno una piazza Ungheria…. ma sarà una vera Chernobyl.

  3. l’importante è che gli incivili non portino i cani a fare.i loro bisogni nella spiaggia, in quella sterpaglia che ricopre la sabbia piena di sterco di cani. Vergognatevi, e lasciate fare un lungomare degno di questo nome

  4. Qualcuno non vede bene che quei pini hanno delle radici che causano smottamenti del marciapiede e del manto stradale…per chi ha bambini sono dei pericoli costanti….certe cose anche a malincuore sono necessarie per la sicurezza…

  5. si ma dico tra tutto quello che c’è da fare dovevano incominciare proprio con lo sradicamento dei pini? E’ ovvio che i lavori non li finiranno, se magneranno i soldi e basta come sempre, però almeno i poveri pini potevano lasciarli. Perché, quelli nuovi non ce le avranno le radici “tanto pericolose” per i vostri inutili bambuzzi? Ma se hanno paura delle radici perché non li portare a pascolare in una bella area industriale cemento e ciminiere?

  6. Benzina a più di 2 euro al litro, inflazione paurosa, crisi economica, diritti dei lavoratori azzerati, disoccupazione e precarietà, affitti da capogiro, malasanità, scuola allo sfascio, viabilità paragonabile ai paesi in via di sviluppo, criminalità, corruzione e potrei andare avanti. E voi vi preoccupate per i pini di Torregrande! Beati voi che vivete sulla luna!

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