Miniere Sonore: ultima serata con Valerio Marras, Gold Mass, Martino Corrias e il duo Agnusdei – Fabris

Cala il sipario sul palco dell'Hospitalis Sancti Antoni

L’artista Martino Corrias

Ultimo appuntamento stasera – sabato 26 agosto – con Miniere Sonore, il festival di musiche attuali giunto alla 16a edizione. Sul palco dell’Hospitalis Sancti Antoni a interpretare il tema (ri)connessioni Gold Mass, il solista Valerio Marras, Martino Corrias e il duo Laura Agnusdei e Daniele Fabris.

Il concerto gratuito, in partenza alle 21, si aprirà con “Sarram”, progetto solista di Valerio Marras, che suonerà in anteprima il suo nuovo disco “Pàthei màthos”, in uscita per Subsound Records. La nuova fatica dell’artista si propone come un connubio in bilico tra drone, tape loop, post rock, doom ed elettronica, con partecipazioni speciali.

Valerio Marras in “Sarram”

Spazio poi a Laura Agnusdei e Daniele Fabris, con una proposta di esperienza di ascolto immersiva e tridimensionale, concentrata sulla ricontestualizzazione del suono del sax tramite tecniche di spazializzazione sonora.

Daniele Fabris e Laura Agnusdei

Si prosegue con “Laterale” di Martino Corrias, artista sperimentale sardo trapiantato a Bologna e la sua fusione di elementi naturali con architetture artificiali dati da suoni sintetico-metallici, porgendo un orecchio alla musica rave.

La 16ª edizione si chiuderà con Emanuela Ligarò, in arte Gold Mass, indicata tra i migliori talenti emergenti della scena europea. Il suo lavoro, “Flare”, è volto a creare una connessione profonda tra un’elettronica contemporanea, espressa attraverso sonorità scure, minimali e talvolta esplosive, e una riflessione onesta e profonda su quello che è il significato dell’esistenza umana, delle paure e dei desideri di ognuno.

Gold Mass

Miniere Sonore è organizzato dall’associazione Heuristic, con il finanziamento dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna e patrocinato dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano.

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