Giovedì, 24 agosto 2023
Ha un tumore con metastasi, ma neppure lei riesce a ottenere la visita di controllo. Ci prova da settimane, però niente: telefoni che squillano a vuoto, siti internet irraggiungibili, viaggi inutili.
“Ogni anno a ottobre devo sottopormi a una mammografia e un’ecografia per il follow-up, ovvero i controlli periodici antitumorali”, racconta la lettrice autrice di un’apposita segnalazione. “Sono giorni che provo incessantemente a chiamare il CUP dell’ospedale San Martino di Oristano, senza successo: o non ricevo risposta oppure gli operatori affermano di non avere l’agenda. Ho dunque cercato di prenotare tramite CUP web, ma il sito non funziona. Prima mi rivolgevo direttamente al reparto di Radiologia, ma ora tutto deve passare per il CUP. Questi sono i risultati”.
Ma le disavventure non finiscono qui. Al Poliambulatorio di Oristano la situazione non cambia. “Anche in questo caso i tentativi di fissare una visita, stavolta oculistica, vanno a vuoto”, ha continuato la lettrice. “Gli operatori non sono mai disponibili. Poco prima delle 6, orario nel quale si chiudono le linee, il telefono risulta libero, ma ormai gli operatori a fine turno non rispondono comunque”.
“Un altro esempio di disservizio è la casella mail non funzionante all’ospedale: dal mio paese di residenza, a una decina di chilometri da Oristano, mi sono dovuta recare in città solo per ritirare il piano terapeutico di una mia parente. Un documento che avrebbero potuto inoltrare tramite mail, evitando gli inutili viaggi. Anche in questo caso hanno problemi con il sistema”.
Capitolo a parte: la trafila agli uffici rinnovo patenti di via Carducci. “Ho bisogno di sottopormi a una visita al reparto di medicina legale per la patente”, ha raccontato la lettrice. “Mi sono recata agli uffici per chiedere informazioni e mi hanno dato la documentazione necessaria. A questo punto ho chiesto se fosse possibile riconsegnarla sul momento per procedere con la prenotazione. Mi è stato risposto che avrei prima dovuto scaricare PagoPa e tornare un altro giorno per consegnare tutto e che poi sarei stata ricontattata per l’appuntamento. In definitiva sono necessari tre viaggi per una sola visita”.
“Non è possibile passare interi pomeriggi attaccati al telefono per prenotare le visite. Il sistema della digitalizzazione non è efficiente, costringendo le persone a perdere tempo e denaro per operazioni che sulla carta sono facilissime”, ha concluso l’autrice della segnalazione. “Una persona non può pensare solamente a prendere il mano il telefono per trovare il momento fatidico in cui qualcuno risponde. C’è anche il resto della vita. Mi vedo dunque costretta a rinunciare a qualche visita perché non sono in grado di combattere con questo sistema di prenotazioni”.