A Oristano torna Miniere Sonore, nel segno delle (ri)connessioni: il programma completo

Tra serate di musica all'Hospitalis Sancti Antoni

Giovedì, 10 agosto 2023

Quest’anno sarà la 16ª edizione di Miniere Sonore, festival di musiche attuali promosso dall’associazione Heuristic per incentivare la diffusione della musica contemporanea e sperimentale. La rassegna – che ha scelto il tema delle (ri)connessioni – animerà per tre giorni Oristano, dal 24 al 26 agosto, con 10 live gratuiti di artiste e artisti nazionali e internazionali.

Le serate inizieranno tutte alle ore 21 e saranno ospitate nel chiostro dell’Hospitalis Sancti Antoni, messo a disposizione dal Comune e dalla Fondazione Oristano. Spazio a generi musicali più variegati ma legati da un unico comune denominatore, la sperimentazione.

• Giovedì 24 agosto | Viraim – Laura Masotto – Kodex

Il festival inizia con Fernweh, performance del duo Viraim, composto da Teresa Virginia Salis e Raimondo Gaviano, che vuole cogliere attraverso visual, flauto, voce, chitarra elettrica, laptop ed elettronica l’essenza di un viaggio profondo fuori dal quotidiano. Segue Laura Masotto (violino ed elettronica) con un’anteprima del suo nuovo album “The spirit of things”, che rappresenta una profonda evoluzione della sua esplorazione, rafforzando la sua identità. La prima serata si chiude con Kodex in “Breakdown”, progetto di Donatello D’Attoma (piano) e Massimo Bonucelli (live electronics) che rielaborano in tempo reale opere di altri compositori, spaziando dal jazz al rock e alla musica classica.

• Venerdì 25 agosto | No tongues – Katarina Gryvul – Ludovica Manzo & Loredana Antonelli

La seconda serata si apre con i francesi No tongues (Ronan Courty, Matthieu Prual, Ronan Prual, Alan Regardin) con “Ici”, una nuova forma di celebrazione dell’“qui e ora” che invita a rallentare rivelando la ricchezza e la bellezza del mondo sonoro intorno a noi. Si prosegue con l’ucraina Katarina Gryvul che presenta “Tysha”, lavoro concentrato sulla varietà di timbri, texture sonore e sulla fusione di musica classica organica con forme progressive di produzione musicale elettronica. Si conclude con Ludovica Manzo e Loredana Antonelli in “Serpentine”, performance audiovisiva che vuole superare la tecnologia impiegata per creare un evento immersivo e coinvolgente, in cui suoni e immagini fluiscono l’uno nell’altro in un racconto unitario.

• Sabato 27 agosto | Sarram – Laura Agnusdei & Daniele Fabris – Martino Corrias – Gold Mass

La serata conclusiva del festival inizia con Sarram, progetto solista di Valerio Marras che suonerà in anteprima il suo nuovo disco “Pàthei màthos”, in uscita per Subsound Records, in bilico tra drone, tape loop, post rock, doom ed elettronica, con partecipazioni speciali. Spazio poi a Laura Agnusdei e Daniele Fabris che creeranno un’esperienza di ascolto immersiva e tridimensionale, concentrata sulla ricontestualizzazione del suono del sax tramite tecniche di spazializzazione sonora. Si prosegue con “Laterale” di Martino Corrias, artista sperimentale sardo trapiantato a Bologna, che fonde elementi naturali con architetture artificiali dati da suoni sintetico-metallici, porgendo un orecchio alla musica rave.

La 16ª edizione si chiuderà con Emanuela Ligarò, in arte Gold Mass, indicata tra i migliori talenti emergenti della scena europea. Il suo lavoro, “Flare” è volto a creare una connessione profonda tra un’elettronica contemporanea, espressa attraverso sonorità scure, minimali e talvolta esplosive, e una riflessione onesta e profonda su quello che è il significato dell’esistenza umana, delle paure e dei desideri di ognuno.

Miniere Sonore“, spiega il direttore artistico Stefano Casta, “è un festival caratterizzato dalla scelta di un tema che, di anno in anno, invita a ragionare su uno degli aspetti dell’arte contemporanea. La sedicesima edizione del festival, intitolata (ri)connessioni, punta i riflettori sulla necessità di ritrovare un legame con se stessi e con la natura per poter entrare in empatia con l’altro e risuonare in armonia col tutto che ci circonda. Un ascolto profondo e sincero della mente, del corpo e del cuore ci svela le opportunità di tutti quegli istanti significativi della nostra vita. La musica ha questo potere, ha il potere di riconnetterci”.

L’ingresso è gratuito e non è necessario prenotare. È consigliato però arrivare con un po’ di anticipo per far sì che gli spettacoli inizino con puntualità. Il festival promosso dall’associazione Heuristic era nato nel 2006 con l’intento di dar vita a un cammino che, percorrendo le vie della sperimentazione, potesse a favorire la diffusione e la valorizzazione di forme artistiche meno conosciute al grande pubblico.

Miniere Sonore è finanziato dall’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, ed è patrocinato dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano. Fa parte de Le Vie dei Festival, itinerari spettacolari dell’isola, un progetto nato per valorizzare la storia, l’esperienza umana e il capitale valoriale dei festival musicali della Sardegna.

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