I nove cammini di “Lodi alle Torri” per scoprire le bellezze del Sinis: tutte le tappe

L'iniziativa dell'Ufficio per la Pastorale al Turismo dell'Arcidiocesi di Oristano

Tappa di Lodi alle Torri a Capo Mannu

Mercoledì, 19 luglio 2023

Incantati dallo sciabordio delle onde, immersi nella natura più autentica dell’Isola, con passo scandito dal frinire delle cicale, o sotto il cielo punteggiato dalle luccicanti costellazioni: si va per i nove cammini di “Lodi alle Torri”, in un viaggio fatto di lentezza e contemplazione delle meraviglie del Sinis e oltre.

Curati dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano, i percorsi assicurano la scoperta degli scorci più suggestivi della costa occidentale della Sardegna, unendo la fede all’amore per la natura e la passione per il territorio e la sua storia, con le torri difensive costiere disseminate lungo il litorale a fare da filo conduttore.

“Si vuole dare la possibilità di respirare bellezza”, spiega Don Ignazio Serra, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano, “invitando chi non conosce il territorio del Sinis a scoprirlo con un’esperienza diretta. Vengono coinvolti tutti i sensi, dalla vista con i meravigliosi panorami, all’udito con i suoni della natura, passando per il tatto e le lunghe passeggiate a piedi nudi sulla sabbia; e l’olfatto, con gli odori del lentisco e del finocchietto selvatico, fino al gusto, assaggiando i frutti trovati sul cammino e gentilmente offerti dagli agricoltori sulla strada”.

Un turismo lento, che insegna a scoprire il territorio, ma anche a rispettarlo.

“I partecipanti negli scorsi anni erano per lo più turisti esterni, vogliosi di toccare con mano il territorio in tutte le sue sfumature”, ha continuato Don Ignazio Serra. “Solo quando si cammina lentamente è possibile vedere davvero ciò che ci sta intorno. Quando procediamo velocemente non riusciamo nemmeno a distinguere un filo d’erba, mentre la calma ci fa vedere il bello, ma anche il passaggio dell’uomo, che con i suoi rifiuti offende la natura e anche sé stesso. È per questo che un cammino viene dedicato alla raccolta di ciò che troveremo sul percorso, per dare un segnale di rispetto verso il Creato”.

Dei percorsi che uniscono la scoperta del territorio alla fede. “Il nome stesso dei cammini “Lodi alle Torri”, non può che riportare alla mente la fede. Ogni cammino sarà aperto dalla preghiera del pellegrino, una breve lettura, il canto “Benedictus”, complentando con il canto “Laudato si’” di San Francesco”, ha aggiunto Don Ignazio Serra. “Viviamo questo momento prima dello spuntare del sole all’orizzonte: è sempre magnifico. Durante il percorso dialogheremo tutti insieme su svariati argomenti, godendoci la natura e cercando sempre di legare cielo, mare e terra ammirandoli”.

Ma anche chi una fede religiosa non ha è benvenuto e può apprezzare questi magici momenti di serenità.

I partecipanti, tra i quali ammessi anche i minori se accompagnati, sono responsabili delle proprie persone: devono portarsi l’acqua, un cappellino e delle scarpe da trekking. Con una piccola donazione è possibile ricevere l’attestato e la calamita ricordo del cammino.

Dai più difficili ai più facili, ci sono percorsi alla portata di tutti coloro che amano camminare. “Molti vedendo distanze da 10 chilometri si scoraggiano, ma dobbiamo ricordare che si procede sempre passo dopo passo, scoprendo la bellezza e vivendo a pieno la Sardegna”, ha concluso Don Ignazio Serra. “Il cammino dà una forza incredibile e ci insegna che possiamo fare ciò in cui non pensavamo di riuscire procedendo con calma. Perciò: camminiamo, camminiamo, camminiamo”.

La Penisola del Sinis

Le tappe. Il lungo viaggio a piedi di “Lodi alle Torri” porta i partecipanti alla scoperta delle bellezze della costa per otto lunedì. Si è cominciato il 3 luglio.

Con un percorso ad anello da 6,71 chilometri il primo cammino è partito dalla chiesa di San Lorenzo a Mandriola, frazione di San Vero Milis. Da qui si è proceduto fino alla suggestiva Torre di Capo Mannu, a strapiombo sul mare, dalla quale si sono potuti ammirare buona parte della costa e la spiaggia di Sa Mesa Longa. Quest’ultima deve il suo nome alla caratteristica “tavola” di pietra sommersa collegata a una piccola isola, che rende il suo mare una piscina naturale.

Si è ripartiti poi alla volta de “Sa Mora”, altra torre difensiva posta a 34 metri sul livello del mare su un tratto di costa denominato “Matta ’e sa figu” (Albero del fico), per raggiungere nuovamente Mandriola.

Il percorso del 10 luglio è stato lineare per un totale di 7 chilometri, quasi totalmente percorsi sulla spiaggia. Partenza alle 7 di mattina dalla verde pineta di Is Arenas, tra le spiagge più lunghe della provincia, per raggiungere Torre del Pozzo, la borgata marina di Cuglieri che deve il suo nome alla torre difensiva posta sulla sua scogliera.

Forse il più suggestivo dei nove, il terzo cammino del 17 luglio non si è svolto al mattino, bensì alle 20 della sera. Con torce alla mano, i viaggiatori sono partiti per i 5,7 chilometri previsti dalla basilica paleocristiana di San Giovanni di Sinis, nella borgata marina di Cabras, per raggiungere la torre a 50 metri sul livello del mare, che prende il nome proprio dalla borgata. Da lì ci si è spinti fino all’imponente faro di Capo San Marco per poi rituffarsi tra i profumi della macchia mediterranea e tornare dunque al punto di partenza.

Il 24 luglio si parte nuovamente alle 7 dalla chiesa di San Lorenzo a Mandriola in un percorso circolare da circa 8 chilometri alla volta della spiaggia di Sa Mesa Longa.

La spiaggia di Sa Mesa Longa

L’ultimo cammino di luglio, lunedì 31, è piuttosto impegnativo con un percorso lineare da oltre 10 chiloemtri. Partenza alle 7 da Punta S’Incodina con le sue acque cristalline, passando per le bianchissime falesie di Su Tingiosu alla volta di Porto Suedda e la sua spiaggia ricca di grani di quarzo.

Agosto si apre lunedì 7 con una partenza alle 7 dalla pineta di Is Arenas: da qui si parte per un percorso ad anello da 8 chilometri che tocca lo stagno di Is Benas, per raggiungere la chiesa di San Lorenzo a Mandriola e rendere dunque omaggio alla statua della Madonna di Spagna.

Lunedì 14 agosto un cammino circolare da 6,5 chilometri offre una suggestiva mattinata tra le dune di sabbia di Riola Sardo. La settimana successiva, alla stessa ora, si torna sul mare con un percorso ad anello da 5,7 chilometri. I partecipanti partiranno dalla spiaggia di Cabras di Su Crastu Biancu per raggiungere il misterioso “Scarabeo del Sinis”, un’incisione di circa un metro sulla roccia calcarea raffigurante questo particolare insetto. Da qui si riparte verso la Torre di Scal’e Sabi, a 32 metri sul livello del mare, nella località di San Vero Milis de “Sa Marigosa”.

Il nono e ultimo cammino circolare del 28 agosto da ben 8,5 chilometri, porta alla scoperta della salina di “Sal’e Porcus”, percorrendo il suo periplo dalle 7. Qualora il sito non potesse essere praticabile, ci si sposterà invece a San Salvatore di Sinis per percorrere 10 chilometri del percorso degli Scalzi protagonisti della suggestiva processione dedicata al santo, che si tiene ogni anno a settembre.

Info. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito dedicato ai cammini “Lodi alle Torri” (qui il link), nel quale potranno essere consultati tutti i percorsi previsti.

Il viaggio continua. Come una pietra preziosa incastonata tra il cielo e il mare, il Sinis è una tappa obbligata della costa occidentale dell’Isola. Ricca di macchia mediterranea e fauna, la penisola fa delle sue spiagge un autentico vanto.

Si parte con il litorale di Cabras e la borgata di San Giovanni di Sinis e l’infinita distesa ai piedi della torre, oltre il promontorio offre un tuffo nella storia con l’antica città di Tharros affacciata su “Mari Mottu”, una spiaggia che deve il suo nome alla placidita delle sue acqua protette dall’impeto dei venti.

Risalendo la costa si fa tappa a Funtana Meiga, piccola borgata sul mare, per poi approdare a Seu, un’autentica oasi naturalistica. Si raggiunge poi Maimoni, spiaggia gemella di Is Arutas e Mari Ermi, tutte caratterizzate per la sabbia formata da granelli candidi di quarzo. Spostandosi al largo si staglia all’orizzonte l’Isola Mal di Ventre, che offre riparo a numerose specie di fauna selvatica.

Le candide spiagge della costa di Cabras

Anche la marina di San Vero Milis, famosa per gli intrecci in giunco, è di rara bellezza: da su Pallosu e la sua colonia felina, passando per S’Arena Scoada nota per la sua piccola spiaggia, fino a Putzu Idu e la sua sabbia di quarzo fine come la farina con le acqua basse. Immancabile la tappa a Sa Rocca Tunda, le calette di ciottoli di Scal’e Sali, Sa Mesa Longa e Mandriola.

La spiaggia di Putzu Idu

È invece divisa tra San Vero Milis, Narbolia e Cuglieri la spiaggia di Is Arenas, che si estende per quasi sei chilometri ed è nota per il suo meraviglioso campo da golf.

Se Narbolia ha come sbocco sul mare solamente Is Arenas, Cuglieri invece può vantare Torre del Pozzo, Santa Caterina di Pittinuri con le sue spettacolari scogliere di calcare bianco, le falesie di Cabu Nieddu con le sue suggestive cascate e infine S’Archittu, una perla che deve il suo nome all’arco naturale creato dalla furia del mare e del vento.

L’arco naturale di S’Archittu

In collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna ]

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