La rivista Aristana si presenta con i 200 anni della Carlo Felice. Il prossimo numero sui cimiteri

Presentato ieri il periodico nato su iniziativa della Fondazione Oristano e della sua casa editrice Camelia Edizioni

Mercoledì, 5 luglio 2023

Con un numero interamente dedicato ai 200 anni di storia della strada statale Carlo Felice, il più importante asse viario della Sardegna, fa il suo esordio nel panorama editoriale regionale la rivista Aristana. Ieri, al teatro San Martino di Oristano, la presentazione della pubblicazione che si occupa di culture e architetture del Mediterraneo. 

Aristana nasce su iniziativa della Fondazione Oristano e della sua casa editrice Camelia Edizioni, grazie ai contributi concessi dall’Assessorato della Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano.

La rivista è diretta dal giornalista Sandro Pisu con Marco Cadinu direttore scientifico. Il Comitato di direzione è composto da Francesco Deriu (presidente), Maurizio Casu, Francesco Obino e Santina Raschiotti, nel Comitato scientifico ed editoriale figurano docenti di numerose Università (Cagliari e Sassari, Politecnica delle Marche, Politecnico di Milano e di Torino, Sapienza di Roma, Torino, Camerino e Suor Orsola Benincasa di Napoli), il progetto grafico e l’impaginazione sono a cura di Valter Mulas – Adwm e le fotografie sono di Stefano Ferrando – Studio Vetroblu.

“Con Aristana rinnoviamo una tradizione editoriale che a Oristano ha eccellenti esempi nei Quaderni oristanesi e nella Biblioteca francescana”, ha detto il sindaco Massimiliano Sanna, presentando la rivista. “La Fondazione Oristano, e per suo tramite il Comune di Oristano, con questo importante progetto culturale completa un percorso di crescita che la vede impegnata nella ricerca scientifica, nella divulgazione e nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale. Il primo numero di Aristana ci offre un prodotto di grande qualità e valore culturale. Il racconto della storia della Carlo Felice è ricco di contributi e approfondimenti che ci aiutano a conoscere un importante pezzo della storia degli ultimi due secoli della Sardegna”.

“Aristana nasce oggi dopo vari tentativi di riprendere la tradizione delle riviste oristanesi”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Oristano Francesco Deriu. “I tempi erano maturi per una rivista di maggiore rigore scientifico che punta ad avere il riconoscimento scientifico dall’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Abbiamo scelto come settore disciplinare quello dell’architettura, del paesaggio e dell’urbanistica. Tutti gli articoli saranno sottoposti a revisione a doppio cieco, tra pari, per assicurare che i contenuti siano scientificamente certi”.

“Il primo numero è dedicato al bicentenario della statale Carlo Felice. Lo spunto”, ha spiegato Deriu, “è arrivato da un convegno tenuto lo scorso anno a Cagliari dal nostro direttore scientifico, il professor Cadinu. Esce anche la sezione web della rivista Aristana, consultabile sul sito internet della Fondazione, e anche la call for papers per il secondo numero, il cui argomento sarà i cimiteri. Chiediamo agli studiosi di proporre un contributo che verrà sottoposto a revisione sul tema scelto”.

“La rivista”, ha evidenziato il direttore scientifico Marco Cadinu, professore ordinario di Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica all’Università di Cagliari e presidente dell’Associazione Storia della Città, “nasce dall’idea di rafforzare il panorama delle edizioni periodiche che la Sardegna vanta. Abbiamo voluto provare a intensificare le attenzioni sul piano della storia dell’architettura e della storia dell’urbanistica con numeri monografici che guardano ai patrimoni insoliti, ai patrimoni minori, ai grandi giacimenti culturali che non vengono di solito osservati. La Carlo Felice, con il bicentenario della sua costruzione, è stata una buona scusa per iniziare a parlare di Sardegna come luogo di esperimenti tecnici di levatura europea. Questa strada è stata un passo importante che ha cambiato alcune delle regole insediative della Sardegna. Ci ha reso diversi, forse in qualche misura più moderni. Nel primo numero di Aristana c’è Oristano in pieno, perché la Carlo Felice attraversa Oristano e riprende la tradizione di centralità della città nella rete stradale regionale”.

Aristana è disponibile in edizione cartacea al Centro di documentazione sulla Sartiglia in via Eleonora e all’Antiquarium Arborense ed è liberamente consultabile sul sito internet della Fondazione Oristano.

Marco Cadinu

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