Crisi al Comune di Oristano: il sindaco Sanna revoca le deleghe e azzera la Giunta

Saltata anche la riunione del Consiglio comunale

Massimiliano Sanna

Giovedì, 6 giugno 2023

Il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna ha revocato le deleghe agli assessori e azzerato la Giunta comunale. La decisione arriva a poche ore dalla riunione del Consiglio comunale convocata per stasera.

“Dopo una attenta e ponderata analisi della situazione politica venutasi a creare negli ultimi mesi, con senso di responsabilità mi sento in dovere di prendere una decisione forte, sofferta, ma necessaria con l’intento di sbloccare la crisi politica che purtroppo sta creando serie ripercussioni sulla gestione e sul governo della città – precisa il sindaco Sanna -. Tra le varie soluzioni che ho preso in considerazione, per il momento, ritengo opportuno procedere a un azzeramento dell’esecutivo aprendo un confronto con tutte le parti vive e attive della città e con le componenti politiche presenti in Consiglio che vorranno condividere l’obiettivo del bene comune e della crescita in tutti gli ambiti della nostra Oristano”.

“È chiaro che a questa situazione, certamente non voluta dal sottoscritto e dalla quasi totalità dei consiglieri comunali, si è arrivati dopo un periodo di immobilismo che non mi ha consentito di lavorare serenamente e soprattutto portare avanti le iniziative necessarie per la città – prosegue il Sindaco Sanna -. I progetti del Pnrr, gli adempimenti amministrativi, le strategie di sviluppo e crescita, le opportunità offerte dai finanziamenti Regionali, Nazionali ed europei, mi spingono ad agire tempestivamente per trovare soluzioni di stabilità, opportunità e concretezza. Non abbiamo tempo da perdere, se ci sono le condizioni politiche occorre immediatamente un cambio di rotta e spostare l’attenzione dalle esigenze di parte a quelle della città”.

“Siamo stati tutti scelti dagli elettori per governare con responsabilità, coerenza e impegno – conclude il sindaco -. Spero di trovare un’intesa e una convergenza su questi obiettivi che sono sempre stati il fondamento del mio fare politico e auspico un rinnovato governo coeso, forte, di grandi intese e che lavori al meglio avendo come unico e solo scopo la nostra Oristano. Ringrazio chi fino a oggi ha lavorato con impegno e dedizione assolvendo agli incarichi assegnati”.

Saltata la seduta del consiglio comunale di Oristano: il sindaco non si è presentato in aula

10 Commenti

  1. Complimenti alle belle teste pensanti , adesso vediamo chi mostrerà impegno non solo politico , perché la città e sopratutto i cittadini meritano ben altro .

  2. Dimettersi questa è l’unica strada…governare la città con le persone votate dai cittadini non con quelle scelte da lui. Se non è più in grado di rispettare il voto dei cittadini vada a casa e voteremo altre facce ed altre idee

  3. signori belli con un tratto di penna vi siete aumentati gli emolumenti fino a quasi raddoppiarli. Ora ci fate il favore di inchiodare le terga alla cadrega e di amministrare BENE questa Città.

  4. Ma lo sapete che significa commissariamento? taglio a tutto e stop a fonti europei,regionali,pnrr ecc. .Stop a cantieri perchè non arrivano i fondi. Un disastro, una mazzata alla città che poteva crearsi un futuro.
    Comunque lui è stato eletto e gli assessori vengono scelti a prescindere dalla loro posizione politica,il voto non centra e il sindaco lavora bene,è chi collabora con lui che sono delle teste bacate

  5. Lasciate stare la politica , perché non vi appartiene per niente . Vergognoso che dopo un anno di casino e tanto altro, state facendo perdere alla città la sua vera immagine. Andate a lavorare perché lì almeno qualcuno vi fa rispettare le consegne, perché nel Comune ci vuole gente che abbia a cuore la città e gli oristanesi. La città fa schifo da tutte le parti, però siete presenti a festeggiare al porticciolo come se niente fosse. Andatevene a casa perché forse riuscite a recuperare la vostra dignità.

  6. ….l’INCAPACITÀ del centro destra è ormai una costante…..a tutti i livelli, ecco perché erano decenni che non governavano

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