Quanti mobili rovinati dall’alluvione! Restauratrice in missione in Emilia Romagna

L'esperienza di Barbara Zella, da Oristano al fianco di tanti volontari

Barbara Zella mostra alle volontarie alcune tecniche di recupero per i mobili dopo l’alluvione

Giovedì, 29 giugno 2023

La passione per il proprio lavoro può aiutare chi si trova in difficoltà. È successo a Barbara Zella, piemontese d’origine ma da tempo sarda d’adozione. Titolare a Oristano del negozio d’antiquariato La Galleria del Tempo, in via Pietro Riccio, Barbara ha deciso di dare una mano a chi ha perso tutto nell’alluvione in Emilia Romagna, a maggio, e ha messo a disposizione il proprio bagaglio di esperienze come restauratrice.

“Per settimane”, racconta Barbara Zella, “il disastro in Emilia Romagna è stato un pensiero fisso. Mi sono chiesta come si potesse dare un aiuto, anche piccolo, a tutte quelle persone che hanno visto sconvolte le proprie vite e le proprie case e avrebbero dovuto ricominciare da zero, ricomprando tutto, a cominciare dai mobili”.

Inizialmente Barbara ha fornito consulenze gratuite al telefono, rispondendo ai tanti messaggi su WhatsApp che le arrivavano con foto di mobili compromessi dal fango o dall’acqua dell’idropulitrice, inviate da amici e da contatti di quelle zone. “Tanti mi chiedevano consigli su come recuperare il proprio mobilio nell’immediato ed evitare di buttare quel poco che si era salvato”.

Poi la restauratrice oristanese ha capito quanto di più avrebbe potuto dare con la sua presenza sul posto, seppure in piccolo e per qualche giorno. “Ho pensato allora di contattare la Magic Paint, azienda produttrice di pitture con cui lavoro, e abbiamo deciso di organizzare un corso gratuito di un giorno in un negozio di Bologna per una decina di volontarie, mostrando loro le basi per il recupero dei mobili”. E così, la prima settimana di giugno, Barbara da Oristano è partita alla volta dell’Emilia Romagna, per cinque giorni.

Il suo contributo è stato fondamentale e di grande sostegno in una piccola realtà, Coccolia, una frazione di Ravenna. “Un’amica mi ha presentato Carla e Pierluigi: lei 75 anni, lui 80. Da sempre, si occupano di questa piccola parrocchia a Coccolia”, racconta Barbara. “Avevano bisogno di un aiuto in modo da rendere nuovamente utilizzabile la chiesa. Le balaustre, i banchi e mobili della sacrestia avevano subito parecchi danni. Non abbiamo perso tempo e ho fornito consigli pratici a loro e al resto dei volontari, mostrando come recuperare il più possibile”.

La chiesetta di Coccolia appena ripulita dal fango

Il tutto utilizzando attrezzi da lavoro comuni, di quelli che si possono trovare facilmente in casa, e quindi non la strumentazione professionale da restauratrice: si puntava alla massima praticità.

“Il giorno dopo invece ho svolto il corso gratuito a Bologna”, prosegue Barbara, “e qui ci hanno raggiunti in tantissimi: persone colpite direttamente da questo disastro ma anche volontari, che si sono messi d’impegno per apprendere le tecniche di recupero in modo da poter dare una mano concreta. Sono state giornate intense, piene di lavoro ma anche di solidarietà ed amicizia”.

“A posteriori, quello che più di tutto mi ha colpito dopo questa esperienza credo sia lo sguardo della coppia di anziani che volevano riaprire la propria chiesa”, spiega Barbara, “difficilmente lo dimenticherò. C’era tanta apprensione per una situazione così difficile ma mai un tentennamento, anzi, una grande voglia di mettersi subito all’opera e salvare il possibile. La signora non si fermava un momento, puliva il fango ormai secco da una parte all’altra, e lui invece ci ascoltava con attenzione ed era pronto a metter in pratica quanto spiegavamo”.

“L’incontro con tante persone sfortunate ma ancora piene di vita e di generosità”, conclude Barbara, “mi ha fatto capire inoltre quanto siano importanti soprattutto in questo periodo di emergenza climatica il recupero ed il riciclo: sono le migliori scelte a disposizione per tutelare le nostre vite e il pianeta su cui viviamo”.

Barbara Zella nella chiesa di Coccolia, in provincia di Ravenna
Una parte degli arredi danneggiati da acqua e fango nella chiesa di Coccolia
L’inginocchiatoio di un banco, scollato dall’acqua

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