Appuntamento in carcere con il laboratorio di teatro del Cpia 4 di Oristano

L'iniziativa ha visto la collaborazione dell’Associazione culturale Micro Fratture Teatro

Martedì, 27 giugno 2023

Ultimo incontro con i percorsi teatrali in carcere “Teatro ed espressione del Sé_Dentro e Fuori” – Laboratorio teatrale performativo promosso dal Cpia 4 di Oristano con la collaborazione dell’Associazione culturale Micro Fratture Teatro, presso la sala teatro della casa circondariale di Massama, domani, mercoledì 28 giugno, dalle ore 9 alle 11.30. 

“Teatro ed espressione del Sé_Dentro e Fuori” è un percorso pedagogico-rieducativo e di avvicinamento all’arte rivolto agli studenti carcerati iscritti al Centro di istruzione per adulti di Oristano. L’attività è legata al curricolo verticale di educazione civica del Cpia 4 guidato dalla dirigente scolastica Carmensita Feltrin. Si pone l’obiettivo di promuovere e amplificare il concetto di cittadinanza culturale, coinvolgendo i  partecipanti in percorsi di crescita e condivisione intellettiva ed emozionale e contribuire alla valorizzazione della scuola nelle sue potenzialità di luogo privilegiato di socializzazione, creatività, scambio, fantasia e libertà espressive.

Il teatro è uno spazio ludico e divertente di aggregazione, nonché un mezzo efficacissimo per esprimere ognuno i propri sentimenti, per capire e conoscere gli altri e se stessi; per maturare e condividere collettivamente ognuno la propria interiorità e profondità d’animo, attraverso “l’arte  della recitazione” relazionarsi e confrontarsi, nonché esaltare le proprie peculiarità e capacità, affinché il processo creativo del singolo possa soddisfare al meglio la proposta collettiva.

A partire dallo studio dell’opera tragica “Antigone” di Sofocle”, tra i maggiori testi della storia del teatro, sono state affrontate le tematiche legate agli studi di genere. La figura di Antigone emblema del ruolo di dissidente assunto dalla donna contro il potere “maschile” nonché i modelli sociali convenzionali.

La diffusione degli studi di genere nel dibattito scientifico, culturale, sociale e politico contemporaneo, apre nuove prospettive e scenari in contrasto con qualsiasi forma di intolleranza, valorizzando una cultura dello scambio e della relazione; dell’accettazione e inclusione delle diversità, al fine di promuovere e favorire una cultura delle differenze nel rispetto della persona umana in tutte le sue manifestazioni, per contrastare fenomeni come l’omofobia, la discriminazione di genere, la xenofobia, la sopraffazione e la violenza in tutte le sue forme. Muovendosi in un dominio di libertà di espressione, all’interno di una fluidità dei modelli individuali, familiari e collettivi, gli studi di genere contribuiscono a creare differenti spazi in cui esercitare forme di garanzia dei diritti per tutte e tutti: il diritto all’autodeterminazione, alla libertà di genere e sessuale, libertà di scelta individuale, per una maggiore emancipazione individuale e collettiva.

L’approccio al teatro e all’arte performativa verrà trasmesso come momento per fare nuova esperienza del vivere, nonché luogo di aggregazione, di condivisione, di immaginazione e creazione collettiva, in cui poter realmente attivare modelli differenti di sperimentazione socio-culturale e altre possibilità di stare al mondo prima che nella scena; il teatro diventa così strumento per indagare il contemporaneo.

“Si coglie l’occasione per ringraziare la l’Associazione culturale Micro Fratture Teatro”, scrive in una nota la dirigente scolastica Carmensita Feltrin, “e in particolare l’attrice Monica Serra per la sua professionalità e umanità, tutti i docenti che hanno collaborato per la realizzazione del progetto, la direttrice della casa circondariale di Massama, la dottoressa Elisa Milanesi, il comandante, il dottor Salvatore Cadeddu, e tutta l’area educativa e gli agenti che con grande generosità e disponibilità collaborano con la nostra scuola”.

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