In piazza Manno si fermano i lavori? Nuove tensioni in cantiere

Difficoltà dopo i primi ritrovamenti di antichi manufatti

Il cantiere di piazza Manno

Venerdì, 19 maggio 2023

Nuove difficoltà in piazza Manno, nell’area del cantiere per la riqualificazione. Non è sfuggito a tanti che a metà mattina gli operai hanno ritirato diversi mezzi dal cantiere: c’è il dubbio che l’impresa Ghiaccio stia sospendendo le attività per l’impossibilità di proseguire i lavori previsti dall’appalto, in seguito alla scoperta di alcuni antichi manufatti e alle conseguenti limitazioni scattate.

Già le scorse settimane, durante la riunione del Consiglio comunale, si era parlato di un acceso diverbio tra l’archeologa incaricata dal Comune di seguire i lavori e l’impresa che si è aggiudicata l’appalto. Il rischio è che quest’ultima avanzi delle riserve sul proseguo dei lavori e si possa mettere in pericolo la stessa realizzazione del progetto e il finanziamento ad esso destinato.

Il cantiere in piazza Manno è stato aperto lo scorso 20 aprile e dopo i primi dieci giorni di lavori, smantellata la vecchia pavimentazione, sono riaffiorati anche i primi ritrovamenti che sembravano essere resti murari. L’archeologa aveva chiesto che venisse allargato lo scavo per capire esattamente di cosa si trattasse. Da alcuni giorni è al lavoro anche un’impresa specializzata nelle tecniche di scavo archeologico, con l’utilizzo di mezzi particolari. Il Comune di Oristano ha inoltre chiamato un secondo archeologo, che dovrà occuparsi di studiare quanto finora ritrovato.

A questo punto riprendono corpo le preoccupazioni circa la prossima edizione della Sartiglia, che si correrà in città domenica 11 e martedì 13 febbraio 2024. Se per quella data il cantiere dovesse essere ancora aperto, la zona non potrebbe essere fruibile per la corsa alla stella e sorgerebbero criticità sotto il profilo della sicurezza, legate alla gestione di accessi e vie di fuga al percorso di via Duomo, indispensabili per un grande evento come la Sartiglia.

7 Commenti

  1. Siamo a maggio e la preoccupazione è la Sartiglia 2024. Preoccupiamoci che sono stati appaltati lavori per una delle piazze principali della città sapendo già che si sarebbero trovate emergenze archeologiche e che, come al solito, si è pensato… quando le troveremo valuteremo. È comprensibile che la ditta vincitrice inizi a dubitare e di sicuro non vorrà rimetterci. Quindi più che alla Sartiglia io penserei alla vergogna di una piazza cantiere “infinito”

  2. La scoperta dell’acqua calda! Era ben noto a tutti che sotto la pavimentazione della piazza si celavano vestigia storiche; il non aver adeguatamente predisposto un progetto o un percorso di tutela che le riguardasse crea i problemi attuali. Niente altro che la conferma del solito “pressapochismo” di una cittadina che non riesce a uscire dalla mentalità “biddaia” che la contraddistingue.

  3. Tutti gli oristanesi sapevano che sotto la pavimentazione c’erano dei reperti, e tutti aspettavano incuriositi per vedere cosa effettivamente ci fosse, tutti meno chi ha curato il progetto ed i lavori, è assurdo che adesso quei ritrovamenti causino problemi, e dire che non stanno facendo degli assaggi, perché vicino alle mura del carcere dovrebbero affiorare i camminamenti che sono stati tombati col calcestruzzo, noi oristanesi vogliamo sapere cosa c’è la sotto, se non si scava adesso, quando?

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