Una mattina in carrozzina, fra le trappole di Oristano: “Vorremmo una città più civile”

L'appello di Fausto Licheri, invalido per una grave patologia

Erba alta, rifiuti e ostacoli sul marciapiede rendono impossibile il passaggio

Venerdì, 31 marzo 2023

“Strade dissestate, marciapiedi impraticabili, decine di barriere architettoniche che limitano il movimento delle persone. Oristano sembra una città da terzo mondo e sicuramente non a misura di disabile”. Sono le parole di Fausto Licheri, 69 anni compiuti pochi giorni fa, bancario in pensione.

Originario di Aidomaggiore, abita in via Amsicora, nel popolare quartiere di Sant’Efisio. Dal 1987 a causa di una grave patologia è invalido al 100% e per spostarsi utilizza una carrozzina elettrica. Ma le tante barriere presenti in città gli complicano la vita, anche vicino alla sua abitazione.

Facendosi interprete delle proteste di altri invalidi come lui, che utilizzano ausili elettrici o carrozzine spinte a mano, Licheri ha lanciato un appello al sindaco e alla giunta: chiede di sistemare la viabilità in città ed eliminare le troppe barriere, che sono spesso ostacoli insormontabili non solo per i disabili ma anche per persone anziane e le mamme con le carrozzine.

“Pali, cartelli, centraline elettriche e telefoniche invadenti piazzate sui marciapiedi”, racconta Fausto Licheri. “Ho difficoltà ad entrare in un negozio, al bar e anche alle Poste. Per raggiungere la filiale di via Firenze, quella a me più vicina, devo fare miracoli. Perché oltre agli scivoli, spesso assenti, devo fare i conti anche con lo scarso senso civico degli automobilisti maleducati. Auto in divieto e parcheggiate proprio a ridosso dello scivolo”.

“Occorrono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Mi rivolgo a lei, signor sindaco, e a tutta la giunta comunale”, conclude Fausto Licheri, “affinché si ponga rimedio e si sistemino strade e marciapiedi. Tutti noi vorremmo vivere in una città civile, in un mondo migliore per tutti i cittadini. Spero che presto gli invalidi e i cittadini portatori di handicap come me possano essere liberi di circolare”.

In certi tratti del marciapiede è necessario un aiuto per non rischiare di rovesciarsi
Anche le transenne – più o meno provvisorie – rappresentano una barriera: giù dal marciapiede

10 Commenti

  1. Marciapiedi fatiscenti, strade A PEZZI, barriere architettoniche presenti OVUNQUE..

    Questa città è VERGOGNOSA!

    L’importante è che venga fatta la Sartiglia!

  2. Non abbiamo più parole, aggettivi etc. La città non è a misura di invalidi o anziani etc. Una città tutta da riqualificare da portare alla civiltà, siamo nel 2023 e questa è una situazione intollerabile per un capoluogo. Si spera che dopo la cantieristica in atto si metta mano ai marciapiedi anche per dare e restituire dignità ai tanti cittadini che oramai sono esausti di questa precarietà strutturale, con delle strade interne oramai ridotte a trappole pericolose. Attendiamo e speriamo perché non si vive di solo centro, c’è la periferia che attende.

  3. Abbiate pazienza super Prevete metterà il basalto in centro, super Zedda multerà i cittadini per le siepi che sporgono… e persone disabili, anziani, mamme con i bambini potranno tranquillamente attendere… non sono altro che il brutto prolungamento della precedente giunta… rimpiangere quella sarebbe proprio toccare il fondo ma questi riescono a fare peggio

  4. Esprimo la mia solidarietà al signor Licheri e concordo col signor Severino.
    Anch’io vado spesso a camminare ma è davvero difficile e problematico. Abito nei pressi del centro commerciale ma l’accesso alla strada pedonale dell’argine del fiume Tirso è molto pericoloso: mancano gli attraversamenti pedonali in quei tratti di strada ad alta densità di traffico.
    In alternativa, ho scelto di camminare partendo da via Campania fino al centro commerciale Nonna Isa e tornando a ritroso da via Umbria. I marciapiedi sono consumati, pieni di buche e con l’erba alta.
    Credo che chi di competenza debba fare ogni tanto un sopralluogo per verificare lo stato e le condizioni delle periferie della nostra città.

  5. Anche mia moglie un anno fa ha fatto intervenire il giornale con un articolo dedicato alle barriere architettoniche e ostacoli per persone disabili ma ial sindaco precedente ha deciso di fregarsene, vediamo questo.

    E l’importante che venga fatta la Sartiglia ostacolando ancora di più, non dico in centro, ma mettendo i new jersey davanti agli scivoli discesa dai marciapiedi

  6. Mi associo totalmente …
    ma mi chiedo, se è possibile coinvolgere le varie associazioni di invalidita’ civile e del lavoro, ipovedenti,..con i marciapiedi in qs stato la mobilità è stra-limitata e ci si trova costretti a passare in strada con i rischi connessi ..

  7. Purtroppo Oristano da troppo tempo non è più una città a misura di esseri umani. Il degrado e la sporcizia regnano incontrastati. Nelle giornate di vento bisogna tenere le finestre chiuse per non essere investiti dalla polvere, marciapiedi, quando ci sono, dissestati e impercorribili anche a piedi, figuriamoci per le persone con problemi di mobilità, le strade ridotte a trincee, massacrate dai continui scavi seguiti da lavori di ripristino a dir poco scandalosi. Non parliamo poi del servizio di spazzamento e pulizia totalmente inadeguatoi: la polvere e i rifiuti, uniti alle deiezioni canine, sono degni di un paese del quarto mondo. Non troppi anni fa un candidato sindaco adottò come slogan per la sua campagna elettorale “Oristano città di bellezza”: molti oristanesi dovettero credergli perché quel candidato venne eletto. Trovo paradossale che proprio in quel periodo è cominciato per la nostra città un processo di degrado che pare non sia prossimo a terminare. Concordo pienamente con i commenti precedenti: evidentemente per la nostra amministrazione conta solo la Sartiglia, oltre agli auguri di compleanno ai cittadini centenari.

  8. Questo comune è arretrato da decenni, e il bello è che le varie amministrazioni che si sono succedute non si rendono conto dell’enorme degrado in cui versa questa cosiddetta città!!!

  9. in comune son solo bravi a premiarsi a fine anno con i soldi risparmiati ..o presi dalle multe assurde…i dirigenti dovrebbero vergognarsi non darsi i premi

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