La minoranza scrive al sindaco: “Si acquisti e valorizzi l’ex vivaio forestale di Torre Grande”

Il centrosinistra ha presentato una mozione

Da sinistra Francesca Marchi, Efisio Sanna, Maria Obinu, Francesco Federico, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Massimiliano Daga e Giuseppe Obinu

Venerdì, 20 gennaio 2023

Riavviare un confronto con la Regione per acquistare a un prezzo simbolico l’ex vivaio forestale di Torre Grande, così da rendere fruibile il compendio e valorizzarlo dal punto di vista socio ambientale ed educativo, ma anche in chiave turistico ricreativa. La proposta arriva dai consiglieri comunali di centrosinistra, che hanno presentato una mozione indirizzata al sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e al presidente del Consiglio Peppi Puddu. Il primo firmatario è il capogruppo di Oristano più Efisio Sanna. La mozione è stata però sostenuta anche da Massimiliano Daga, Giuseppe Obinu e Maria Obinu del Pd, da Francesca Marchi, Carla Della Volpe e Umberto Marcoli di Oristano più e da Francesco Federico di Oristano democratica e possibile.

“Sarà necessaria la condivisione su proposte, programmi e intenti con i soggetti interessati a livello locale”, scrive in una nota Efisio Sanna. “Come sarà necessario prevedere soluzioni gestionali adeguate che soddisfino le finalità che si intendono perseguire”.

Da tempo il compendio versa in condizioni di degrado. “Va recuperato”, continua il capogruppo di Oristano più, “e in tal senso possono essere destinate risorse provenienti dai fondi europei e dalla legislazione in materia ambientale. Inoltre siamo convinti di poter accedere ad alcune risorse del Pnnr che, crediamo, si verranno a rideterminare per il mancato utilizzo di alcuni”.

“Oristano non detiene grandi spazi verdi attrezzati destinati alla pubblica fruizione. Il compendio”, ne è convinto Sanna, “rappresenterebbe un vero e proprio parco periurbano cosa di cui la città è ancora priva. In uno spazio così vasto possono convivere una serie di attività integrate tra loro, certamente di carattere sociale, ambientale, educativo, come potrebbero facilmente coesistere iniziative nel campo del recupero della fauna selvatica, nel settore della sperimentazione di nuove forme di agricoltura urbana e fattorie didattiche”.

“Pensiamo inoltre alla conservazione della nostra vocazione agricola in un contesto di nuove pratiche sociali. Di concerto con il Plus e con i soggetti del terzo settore”, aggiunge il consigliere comunale della minoranza, “potrebbero essere avviati percorsi di agricoltura sociale e orti urbani. La vicinanza del Tirso ne implementa il valore ambientale turistico e ci fa pensare agli sport legati al fiume”.

“Insomma”, conclude Sanna, “ci sono tutti presupposti per la nascita di un un centro polivalente dedicato ai temi agro-ecologici e ambientali”.

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