Mercoledì, 18 gennaio 2023
Oltre 600 studenti degli istituti superiori e delle scuole secondarie di primo grado – divisi in due turni – hanno preso parte questa mattina al cinema Ariston all’iniziativa promossa dall’Associazione La Sardegna verso l’Unesco in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e con il supporto dell’ufficio regionale scolastico.
Si è trattato di un appuntamento di conoscenza e crescita di consapevolezza sul percorso intrapreso dalla Sardegna per arrivare a ottenere il riconoscimento dell’Unesco per il patrimonio nuragico.
I due archeologi presenti – Nicola Dessì e Franco Campus – hanno affrontato il tema dello sviluppo dell’Isola, a partire proprio dalla valorizzazione del patrimonio nuragico sardo. Guidati dal giornalista de L’Unione Sarda Roberto Ripa, gli studenti hanno percorso un viaggio indietro nel tempo e allo stesso tempo proiettato sul futuro.
“Ancora una volta, come già era avvenuto per gli incontri con le scuole di Cagliari e Sassari, abbiamo potuto toccare con mano la voglia di conoscere meglio la storia della Sardegna da parte delle generazioni più giovani”, ha spiegato il presidente dell’associazione organizzatrice, Pierpaolo Vargiu. “Il nostro invito è stato accolto con estremo favore e questo è il miglior segnale che possa arrivare per proseguire nell’importante attività di formazione intrapresa”.
“Il cambiamento parte sempre da noi ed è per questo che la nostra antica civiltà oltre che sotto il profilo culturale e identitario, deve essere fondamentale per contribuire a un nuovo modello di sviluppo compatibile e sostenibile della nostra Sardegna, ha concluso il presidente Vargiu. “Oggi, a Oristano, abbiamo segnato una nuova tappa per la crescita della consapevolezza dei nostri ragazzi rispetto al patrimonio sardo analizzandolo anche e soprattutto in chiave di sviluppo futuro della nostra Isola”.
L’incontro oristanese ha fatto seguito al Master Junior sulla civiltà nuragica, che ha coinvolto oltre 200 studenti delle scuole superiori sarde (e, per la prima volta, ha consentito di studiare la storia sarda con uno specifico modulo che si è svolto in Piemonte) e il successo delle iniziative di Sassari e Cagliari, che complessivamente hanno coinvolto oltre 2.200 studenti.
